Laveno, un futuro per i minori stranieri attraverso l’arte della carpenteria navale

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LAVENO MOMBELLO – Un lavoro che arriva dal passato per dare un futuro ai minori stranieri non accompagnati che si trovano sul territorio del Lago Maggiore. È l’obiettivo del progetto Integr-Azione attivo a Laveno grazie alla partnership tra Fondazione Asilo Mariuccia e Fondazione Officine dell’Acqua. Stamattina, giovedì 11 aprile, la presentazione dell’iniziativa (qui sotto il video con le interviste), che ha già preso il via con ottimi riscontri.


Lavoro e tradizione

Il progetto coinvolge il polo di Porto Valtravaglia della Fondazione Asilo Mariuccia e vuole fornire ai 30 giovani ospiti delle strutture dell’Alto Verbano gli strumenti necessari per imparare a conoscere l’arte del lavoro artigianale e le basi del mondo della carpenteria navale e del restauro delle imbarcazioni d’epoca. Una disciplina antica e profondamente radicata nel territorio lacustre del Lago Maggiore. I ragazzi hanno avuto l’opportunità di comprendere le regole di un cantiere e capire quali sono le competenze trasversali utilizzabili all’interno di ciascuna professione lavorativa. L’obiettivo è gettare le basi per favorire l’integrazione sociale e il raggiungimento di un’autonomia lavorativa per il loro futuro. I primi risultati sono incoraggianti: il 100% dei ragazzi ha partecipato all’intero corso senza nessuna assenza e alcuni artigiani della zona hanno individuato dei potenziali talenti a cui poter offrire dei tirocini.


Ottimi riscontri

«I risultati del laboratorio in itinere ci restituiscono un quadro incoraggiante rispetto agli obiettivi prefissati. Considerando il territorio varesino un punto d’eccellenza per quanto riguarda la costruzione delle imbarcazioni, riteniamo che la realtà lacustre possa offrire grandi opportunità ai ragazzi che in futuro vorranno affacciarsi al mondo della carpenteria navale», ha sottolineato la responsabile della comunità Fam di Porto Valtravaglia Manuela Comi. «Fondazione Asilo Mariuccia è una realtà molto antica che da 120 anni consente alle donne minori e ai loro figli di potersi riscattare da episodi di maltrattamento e violenza sociale», ha aggiunto la direttrice generale della fondazione Valentina Boccia. Per Officine dell’Acqua questo è il primo grande progetto sociale della fondazione, come l’ha definito il presidente Paolo Savelli. «Siamo entusiasti di intraprendere questa nuova avventura: crediamo che la possibilità di reinterpretare percorsi formativi ed educativi, calzandoli nelle attività del nostro territorio, sia una grande opportunità sia per i giovani che per la salvaguardia e la trasmissione delle nostre tradizioni. Ho visto tanto entusiasmo tra i ragazzi, tanta voglia di fare».


La valenza sociale

Il progetto Integr-Azione è stato finanziato dall’8 per mille. Un primo gruppo di ragazzi ha già finito il suo percorso formativo di 50 ore e altri due corsi seguiranno nei prossimi mesi. Alla presentazione non sono mancate le autorità, a partire dal prefetto Salvatore Pasquariello, che ha ricordato l’attività della Prefettura sul tema della presenza dei minori stranieri, tema complesso e non sempre facile da gestire, e ha portato il suo plauso al progetto. «Il lavoro c’è ma mancano i lavoratori, questa è un’opportunità per i ragazzi ma anche per il territorio». Per l’amministrazione di Laveno è intervenuto il vicesindaco Fabio Bardelli. «Un progetto molto importante e trasversale, siamo orgogliosi che si svolga sul nostro territorio». Officine dell’Acqua nasce negli antichi magazzini delle ferrovie: da qui la presenza del presidente di Ferrovienord Fulvio Caradonna. «Diamo a disposizione i nostri spazi per progetti importanti. Questo è un esempio brillante, incredibilmente bello e quello che sta accadendo ha una valenza sociale incredibile». Anthony Dimita di Ial Lombardia ha sottolineato la collaborazione con la Fondazione Asilo Mariuccia che dura dal 2017. «Da allora abbiamo attivato una quarantina di tirocini dei loro ragazzi» Tra i presenti anche il capo dipartimento della Questura di Varese Francesco Pino e il sindaco di Porto Valtravaglia Ermes Colombaroli. Infine In videocollegamento è intervenuta l’assessore a istruzione, formazione e lavoro di Regione Lombardia Simona Tironi. «Un lavoro manuale che è un’eccellenza e che offre opportunità importanti per i ragazzi».

Da sinistra Pasquariello, Bardelli e Pino

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