Le proposte per il fine settimana a Milano

milano fine settimana
The dead daisies in concerto sabato 2 a Milano

Venerdì 1 luglio

All’ ex Pini “Gli altri”, la ricerca di una identità umana

Si può certamente inserire – per i temi trattati – in quello che si può definire un allestimento sperimentale e di approfondimento quello che propone la compagnia Kepler 452, in scena con “Gli Altri. Indagine sui nuovissimi mostri” al Teatro La Cucina dell’ex Pini, il rinomato, temuto e ormai in disuso ospedale psichiatrico della metropoli. Il tutto parte da una riflessione: chi sono gli altri? Stranieri, senzatetto, persone Lgbt+, cioè diversi. E che non debbono per questo motivo essere considerati una minaccia, né si può accettare un comportamento spesso aggressivo nei loro confronti soprattutto messo in campo, anche via internet, dai cosiddetti hater gli odiatori. E così nell’ambito della rassegna “Da vicino nessuno è normale”, si affronta un tema difficile, spinoso ma allo stesso tempo interessante. A raccontare il dialogo impossibile fra diversi e chi li osteggia senza senso è un reportage teatrale dagli esiti non scontati.

Scrittore, poeta e cantautore Gio Evan al Carroponte

Scrittore, poeta e cantautore Giò Evan, pseudonimo di Giovanni Giancaspro, originario di Molfetta (Bari), classe 1988, è noto per la partecipazione a Sanremo 2021 con il brano ‘Arnica’. Ora – come è nella sua natura eclettica – è nelle vesti di organizzatore, al Carroponte, di Evanland, il primo festival internazionale del mondo interiore. Una giornata intera in cui relatori, artisti italiani e internazionali propongono – in stretta relazione con il pubblico – workshop, incontri, laboratori, spettacoli, letture, pratiche, giochi. C’è anche un’area ludica per bambini e ragazzi. Ma il finale è ovviamente musicale: il concerto dell’artista. Nel percorso di Evan c’è un po’ di tutto: per dire a vent’anni scrive il suo libro d’esordio Il florilegio passato, una raccolta in versi sul suo viaggio in India; ha fondato Le scarpe del vento, progetto musicale dove scrive, canta e suona la chitarra e ha pubblicato indipendentemente il suo primo disco, Cranioterapia. E’ evidente che è un grande viaggiatore e si vede nelle sue performance.

Sabato 2 luglio

L’hard-rock dei The Dead Daisies al Fabrique

L’hard-rock più puro sbarca nel capoluogo lombardo. L’onore e l’onere è del supergruppo australiano-statunitense, The Dead Daisies, nome – Le Margherite Morte – macabro e crepuscolare – che ha annoverato tra i suoi membri anche Richard Fortus e Dizzy Reed dei Guns N’ Roses. Al Fabrique presentano l’ultimo album “Holy Ground” (Terra Santa). Il disco segna un cambio di rotta rispetto ai precedenti, dovuto all’arrivo nel gruppo di Glenn Hughes, ex Deep Purple e Black Sabbath. “Un disco devastante, esplosivo, fantastico: pura dinamite per le vostre orecchie malandate da tonnellate di hard. Che razza di mega release hanno tirato fuori – si legge fra l’altro sul sito specializzato Metallized, appassionati che sde intendono -. Ci si rende conto di essere al cospetto di una nuova superband, il tutto ratificato da undici pezzi letteralmente bombastici. Lo stile del gruppo è cambiato, l’ingresso dello stellare Glenn Hughes ha fornito lignaggio, maturità e diamantifero spessore alla proposta e sin dalle prime note ci si rende conto che la miscela musicale da maneggiare è letteralmente ustionante”. Wow!

Musica sacra: Ensemble e Coro Cantosospeso in Santa Maria dei Miracoli

Nella straordinaria cornice di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso – antico santuario affiancato dalla chiesa che rappresenta uno straordinario esempio dell’architettura rinascimentale con una facciata capolavoro del manierismo italiano – si esibisce l’Ensemble strumentale del Coro misto Cantosospeso, ultimo appuntamento della stagione, diretta da Tais Conte Renzetti e composta da quattro solisti – i soprani Ksenia Bomarsi e Kaoru Saito, il tenore Edoardo Francesconi e il baritono Davide Rocca- in un programma di musica sacra.  La Messa n. 2 in Sol Maggiore è una meravigliosa pagina scritta da Franz Schubert a 18 anni, tra il 2 e il 7 marzo 1815. La stupefacente rapidità, con cui compone l’intera messa in pochi giorni, è sicuramente frutto del suo grande talento. A completare il programma, due brani molto noti e ricchi di bellezza di Mozart: Laudate Dominum da Vesperae solennes de confessore e il Benedictus della Messa da Requiem.

Domenica 3 luglio

I Solisti di Milano Classica a Cascina Cotica

Ernesto Casareto al flauto, Niccolò Musmeci al violino, Claudia Brancaccio alla viola e Marcello Scandelli al violoncello si esibiranno ne I Quartetti per flauto e archi di Mozart. In particolare nei: Quartetto n.1 in Re maggiore K 285 (Allegro – Adagio – Rondò), Quartetto n.2 in Sol maggiore K 285° (Andante – Minuetto), Quartetto n.3 in Do maggiore K 285b (Andante – Andantino – Adagio – Allegro) e Quartetto n.4 in La maggiore K 298 (Andantino – Minuetto – Rondò: Allegretto grazioso). Non senza un pizzico di ironia e immenso rispetto sul sito de ‘I Solisti di Milano Classica’ si legge, tra l’altro, “Stando a quanto diceva egli stesso (“mi sento del tutto impotente quando sono obbligato a scrivere per uno strumento che non sopporto”) parrebbe proprio che Mozart non avesse grande considerazione per il flauto. Eppure Wolfy sapeva trasformare in bellezza anche le sue idiosincrasie. E ben prima del Flauto magico, al flauto Mozart aveva già dedicato quattro deliziosi Quartetti, musica di inesauribile, fresca scorrevolezza scritta ‘con molto garbo ed espressione’”. Ce se ne si potrà sicuramente accorgere nella serata.

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