Legnano, è battaglia sul restauro del Castello. «Sbagliato scrivere alla Regione»

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LEGNANO – Si inasprisce a Legnano la battaglia sul restauro delle stalle del Castello Visconteo (nella foto). Al sindaco Lorenzo Radice non è piaciuta la lettera che il consigliere comunale di minoranza Franco Brumana ha inviato venerdì scorso, 8 aprile, alla Direzione generale dell’assessorato all’Autonomia e cultura della Regione Lombardia (retto dal professore Stefano Bruno Galli) per segnalare le «anomalie della domanda del Comune» per partecipare al bando per la valorizzazione del patrimonio pubblico lombardo a fini culturali. La lettera chiede di prendere in considerazione, nella graduatoria del bando, le critiche dello stesso consigliere al progetto di restauro, definito «in palese contrasto con le finalità del bando».

Brumana: «Il progetto stravolge la storia»

Se il progetto venisse finanziato dalla Regione e quindi realizzato, avverte il consigliere del Movimento dei Cittadini, «l’edificio perderebbe completamente la sua caratteristica essenziale tipica dei fienili lombardi e piemontesi e subirebbe una trasformazione che ne impedirebbe la piena fruizione come bene culturale, cancellando la memoria storica dell’utilizzo anche agricolo del Castello».

Radice: «Non bloccare un’opera attesa da decenni»

Critiche e rilievi che il sindaco rispedisce oggi, domenica 10, al mittente in questi termini: «Mi spiace che qualcuno continui a gridare “al lupo al lupo”, ad animare gruppi sempre e comunque “contro”, fino ad arrivare a mandare lettere in Regione con il rischio di bloccare il finanziamento di un’opera attesa da decenni. Come già abbiamo visto tante volte, tra il fare e il boicottare vince sempre lo spirito propositivo e creativo di noi legnanesi».

Radice ribadisce di voler «ridare vita a un bene identitario dei legnanesi rispettandone la storia e la bellezza. Per restituire a Legnano un castello vivo tutto l’anno, stiamo lavorando a definire il progetto. Nelle stalle vorremmo uno spazio caffetteria per far vivere l’offerta espositiva e culturale tutto l’anno. E poi una zona dedicata agli artisti, per ospitarli mentre creano le loro opere. Per questo – ricorda il primo cittadino – abbiamo chiesto un finanziamento a Regione Lombardia attraverso un bando per il riutilizzo a fini culturali di beni storici. Abbiamo presentato un progetto provvisorio, ben sapendo che su beni come questi il risultato finale è frutto di un confronto lungo con tecnici e sovrintendenza. Aspettiamo i loro pareri e poi mostreremo il progetto approvato».

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