Legnano, immersione nel tema “acqua” per i bimbi col futuro museo loro dedicato

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LEGNANO – Interattivo, arioso e colorato, pieno di giochi didattici animati e coinvolgenti. È il progetto esecutivo redatto da Pleiadi srl di Rovereto per il “museo dei bambini” o meglio per i bambini presentato oggi, martedì 30 maggio, a Legnano (nelle foto). Articolato nei due edifici degli ex bagni pubblici e della ex palestra di via Pontida, si estenderà su 3.100 mq coperti più un ampio spazio esterno, con 135 posti in simultanea. Caratteristica del museo sarà l’inclusività che interesserà tutti gli aspetti, fra cui i testi con font su misura, la descrizione sonora di alcune installazioni e la disposizione di banner, mascotte e cartelli ad altezza di bambino.

Vi saranno una biglietteria con bookshop; una sala dedicata alla narrazione e alla lettura; un’area 0-3 anni; uno spazio per piccoli spettacoli, dimostrazioni, incontri e laboratori (al piano superiore); un bar con dehor, tutti aperti anche a chi non acquisterà il biglietto di ingresso. E poi uno spogliatoio dove si dovranno lasciare le scarpe; una mostra permanente di installazioni dedicate all’acqua, sia analogiche che digitali, con un grande percorso interattivo dedicato al ciclo dell’acqua; una stanza delle bolle; installazioni dedicate all’acqua sotto forma di vapore; uno spazio mostre-gioco temporanee; e il “laboratorio del tubo” in cui i visitatori potranno cimentarsi in esperimenti scientifici. Caratteristica del museo sarà l’inclusività che interesserà tutti gli aspetti, fra cui i testi con font su misura, la descrizione sonora di alcune installazioni e la disposizione di banner, mascotte e cartelli ad altezza di bambino.

Costo, quasi 5 milioni (3 dal Pnrr)

Concepito, come spiega Rosalba Russo, dirigente del settore opere pubbliche del Comune, «a livello degli altri musei simili a Milano, Genova, Roma, Verona», costerà quasi 5 milioni di euro (4.770.000) di cui 2.975.000 euro finanziati con fondi Pnrr), 695.000 da risorse di bilancio comunali e 1.100.000 reperiti tramite un mutuo, resosi necessario a seguito dell’aumento dei costi dovuto al rincaro dei materiali. Il Comune ha già provveduto alla pubblicazione della gara per l’aggiudicazione dei lavori e per la fornitura degli arredi: l’apertura delle buste si terrà intorno a metà di giugno e l’aggiudicazione dei lavori entro il 30 luglio. La durata degli interventi è fissata in 18 mesi, per concluderli nella primavera 2025.

La manutenzione costerà 50.000 euro all’anno; sono al vaglio diverse ipotesi gestionali con l’obiettivo di renderlo autosostenibile anche con sponsor privati. Dalla coprogrammazione della gestione dipenderà il numero di addetti: una struttura simile nel Torinese ne conta 15 con un percorso di due ore, al termine del quale va rimesso tutto in ordine per il gruppo/classe seguente. Al costo del biglietto d’ingresso corrisponderanno agevolazioni. Il nome sarà scelto dai bambini delle scuole.

«Nuovo tassello della città dei bambini»

«È un momento importante – ha esordito il sindaco Radice – ci crediamo davvero molto e cambierà il volto alla città. Non è un museo del giocattolo o delle bambole né un luogo di frequentazione passiva, ma un’esperienza: daremo ai bambini la possibilità di avvicinarsi a materie scientifiche, tecniche, economiche che appartengono al nostro tessuto identitario con l’obiettivo di mandarlo avanti. Questo luogo inoltre vuole segnare un salto di qualità per rendere Legnano più attrattiva e inserita nei circuiti turistici. Ancora, è un progetto di rigenerazione urbana di un luogo storico per la città».

Per l’assessore ai lavori pubblici Marco Bianchi, «quest’opera avrà un grandissimo significato per i nostri bambini e ragazzi. Prende le mosse dal recupero di un luogo identitario, ora sede della Croce Rossa in procinto di traslocare nella nuova sede in viale Cadorna, come lo sono la Casa della Gil, la caserma di via dei Mille, i solarium. Il recupero avverrà nel rispetto delle architetture e dei fregi sotto tutela». Infine per Ilaria Maffei, assessore alla “comunità inclusiva”, «sarà importante nei prossimi due anni avvicinare i cittadini, anche attraverso le scuole, a uno spazio dedicato ai più piccoli e che si aggiunge ad altri servizi vicini per l’infanzia, dalla Biblioteca al parco che sorgerà lungo quel tratto dell’Olona, nella prospettiva della Città dei Bambini che siamo impegnati a realizzare. Oltre agli aspetti didattici, ci sono diverse ragioni che ci hanno fatto propendere per l’acqua come tema guida di questo museo: dalla vicinanza al fiume alla storia di questi edifici, dalle attività manifatturiere che si sono sviluppate a Legnano con la rivoluzione industriale all’importanza cruciale dell’elemento acqua per la sopravvivenza del pianeta».

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