Leonardo Martinelli
Un derby poco esaltante, per niente spettacolare. L’Inter pare una squadra in riserva, giocatori molli e slegati tra loro. Anche i top, tipo Barella, sembrano svuotati, da capire se fisicamente o psicologicamente.Mai pericolosi, Maignan si accorge degli avversari solo quando cercano di triturargli il polso.Il Milan, inteso come squadra, stavolta c’è, ben diverso da Salernitana e Udinese. Forse perché queste due squadre correvano molto più dell’Inter ed erano veramente aggressive? Chi può dirlo. Fatto sta però che se la squadra c’è, ci pensano poi i singoli a impedirci di segnare. Salamaekers si conferma giocatore di gamba ma non di piede (e nemmeno di testa, sbaglia un gol facile e non vede che vicino a lui ci sono due rossoneri del tutto liberi). Krunic idem, ciabatta a pochi metri da Handanovic, Kessie è ancora in Africa e Giroud, quando non viene servito, serve a poco.Peccato, si poteva/doveva vincere ma se non si segna è impossibile, lapalissiano. C’era un evidente rigore che il nervoso Skriniar di questi tempi commette ai danni di Giroud, ma ormai la vulgata ci racconta che se non si gioca benissimo è vietato invocare anche quanto sarebbe giusto e regolamentato.Ora il Napoli, che penso sarà ben più arduo di questa strana Inter.Restiamo in lotta per andare in finale e teoricamente per lo scudetto, ma per questo bisogna ringraziare Pioli ed i ragazzi, non certo chi neanche a Gennaio ha pensato di sopperire ad alcune mancanze strutturali.
Leonardo Martinelli Milan-malpensa24