“L’Italia c’è” sbarca in consiglio a Busto. Nel nuovo nome del gruppo di Farioli

BUSTO ARSIZIO – L’Italia c’è, la creatura politica fondata da Gianfranco Librandi, sbarca in consiglio comunale a Busto Arsizio. L’Italia C’è-Civici, Liberali e Riformisti per Busto Città Europea: è stato ribattezzato così il gruppo consiliare Popolo, Riforme e Libertà guidato dall’ex sindaco Gigi Farioli, già candidato di Forza Busto e Riformisti alle ultime amministrative, e composto dai consiglieri Giusy Lanza ed Emanuele Fiore. «Rispondiamo “Sì, noi siamo pronti” alla domanda di Mario Draghi del 20 luglio» sottolinea Farioli.

Nuova denominazione

La nuova denominazione è in vigore da mercoledì 3 agosto: «Unisce ai riferimenti politici culturali che ispirarono il laboratorio politico amministrativo bustocco, il riferimento alla piattaforma L’Italia C’è di cui sono promotore in provincia di Varese e di cui la consigliera Lanza è vicecoordinatrice» rivela il capogruppo Gigi Farioli, rivendicando il ruolo di una «piattaforma politica che a livello nazionale si pone l’ambizioso obiettivo di dare una efficace rappresentanza a quell’Italia che, pur tra mille difficoltà e crisi, ha saputo, senza recriminare o cercare alibi nelle consecutive crisi sanitarie economico-finanziarie e geopolitiche, garantire al nostro grande Paese di resistere e crescere, come confermato dai dati statistici degli ultimi giorni, ad un ritmo superiore a tutti i paesi europei, cosa che non avveniva da oltre 25 anni».

L’Agenda Draghi in città

Una piattaforma che vuole rappresentare «quell’Italia migliore che, con le sue donne, famiglie, associazioni ha bisogno di credere e recuperare fiducia e speranza in un futuro di libertà e benessere» e che è impegnata in questa fase a «tessere rapporti per garantire una rete di rappresentanti della società civile, amministratori locali, imprenditori, operatori impegnati nel terzo settore, nella sanità e nel mondo economico e sociale», il tutto «in una cornice che si richiama come contenuti, stile, priorità alla più volte citata agenda Draghi». Perché, rimarca Farioli, «L’Italia C’è è anche una chiara ed inequivoca risposta affermativa a quel “Siete Pronti?” con cui il 20 luglio, proprio Mario Draghi accettava la sfida richiesta spontaneamente con una eterogenea e forte alzata di scudi delle diverse articolazioni del Paese Reale, stimolava il parlamento».

«Ancora più attenti a Busto»

«L’atteggiamento in consiglio e in città – fa notare l’ex sindaco di Busto – sarà, se possibile, ancor più incisivo, aperto, propositivo, esigente, attento e determinato senza pregiudiziali posizioni di parte ma con attenzione al presente e al futuro di Busto, città grande ed europea, legata alla vocazione e tradizione di Città aperta ed operos , solidale ed innovativa. Insomma Città Europea con i piedi ben saldati a terra e lo sguardo oltre le nuvole».

busto arsizio farioli gruppo italia c’è – MALPENSA24