Bilancio di previsione a Lonate. I timori del centrodestra: «Non guarda al futuro»

LONATE POZZOLO – «Poche idee e disastrose». Al veleno il consigliere di minoranza Ausilia Angelino. Un consiglio comunale incentrato sui numeri, quello di ieri, 27 dicembre, a Lonate Pozzolo. Alla base, il bilancio di previsione con un focus sul 2022, il Dup e tutti gli investimenti annessi, tra opere pubbliche e le novità che il nuovo anno porterà. A partire dallo scioglimento dell’Unione, con il rientro dei servizi che fino a oggi erano condivisi con Ferno. L’occasione per fare un appunto sulle aliquote (confermate), senza negare che «ci aspettavamo qualcosa in più». Fino alla questione Tari e un passaggio sulla municipalizzata Sap. Il centrodestra ha preso atto del documento, per poi affondare: «Si distrugge ciò che arriva dal passato, senza costruire il futuro». Dal fronte della maggioranza, il muro alle critiche.

Le tariffe

A presentare, in maniera dettagliata, cifre e numeri, l’assessore al Bilancio, Angelo Ferrario. Che si è dovuto scontrare con le critiche di Angelino. Prima, sulle imposte Imu e Irpef, che nonostante siano state confermate, «dovevate fare un passio nei confronti delle categorie che sono rimaste più colpite dalla pandemia, invece nulla». Invece, per la Tari si dovrà attendere il Piano economico finanziario da parte di Sap. Un assist per commentare anche la situazione che al momento sta interessando la municipalizzata: «Assistiamo a un continuo e inarrestabile declino. Il futuro è estremamente preoccupante».

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I ritardi dei lavori

Un passaggio anche sulle opere pubbliche. Così il consigliere d’opposizione Mauro Andreoli: «Risentono di un forte ritardo. Alcune risentono dei percorsi tecnici lunghi, certo. Ma speriamo che finalmente possano vedere un’accelerata, soprattutto per i lavori programmato nel 2020 e 2021». Tra cui, ha ricordato, la rotonda di Tornavento, le colonnine elettriche, i loculi al cimitero di Sant’Antonino e la sistemazione delle vie Cavour e Rimembranze. Un modo per dire che «va bene portare a casa soldi da altri entri, ma poi bisogna farli fruttare».

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La polizia locale

Sul bilancio per il 2022, per il centrodestra è «corretto e ordinato da un punto di vista tecnico». Tenendo sempre conto della situazione complessa che da due anni a questa parte si sta affrontando. Tutto però aprendo una parentesi (la solita) che riguarda lo scioglimento dell’Unione, «che ci ha sempre visti contrari». Torneranno in capo al Comune i servizi prima condivisi, tra cui la polizia locale. Lo ha annunciato il sindaco Nadia Rosa, dopo l’ultima assemblea – avvenuta proprio ieri, con la nomina del liquidatore – insieme a Ferno. «Gli agenti saranno sei e avranno sede al palazzo comunale», ha detto il primo cittadino. Immediata la replica. Così Angelino: «Come si pensa di effettuare un servizio migliore con un numero così esiguo di agenti? Oltre a Lonate, anche la Cargo city di Malpensa richiederà attenzioni». Inoltre, «non si può negare che i bilanci hanno consentito, per anni, copiose entrate».

La maggioranza mura le critiche

Non sono mancate le risposte puntuali della maggioranza, murando le critiche. A partire proprio da Rosa, sulla polizia locale: «I sei agenti copriranno Lonate e l’area Cargo, possono non essere sufficienti, ma stiamo valutando per nuove assunzioni. Vedendo anche come andrà nei prossimi mesi: la volontà resta di riportare il servizio sulle nostre strade». Sulle opere pubbliche, l’assessore alla partita Luca Perencin: «Ci sono stati ritardi – non ha negato – ma quest’anno abbiamo fatto diverse variazioni per poter includere i bandi che sono arrivati, che ha sovrapposto il carico di lavoro». Ora si guarda al 2022: «Abbiamo voluto dare un po’ di respiro agli uffici per terminare le opere. Per questo abbiamo deciso di dedicare un fondo apposta per i progetti, da sfruttare anche con le entrate del Pnrr». A chiudere, il capogruppo Tania Manfredelli ha raccolto la posizione della maggioranza: «Preferiamo non parlare per slogan, ma per certezze. Con le entrate fisse, non possiamo inventarci quelle extra. Questo abbiamo: ridurle vuol dire diminuire le uscite. Noi cerchiamo una quadra per portare avanti i servizi per il territorio».

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