Filippo Bonavitacola, carabiniere ucciso dai nazisti. Il ricordo a Lonate coi familiari

LONATE POZZOLO – «Sparate, non temo la morte. Viva l’Italia». Dopo aver sferrato un pugno all’ufficiale tedesco, si sbottonò la giubba e grido queste parole a gran voce. Furono le ultime. Filippo Bonavitacola, carabiniere insignito della medaglia d’oro al valore militare, verrà ricordato a Lonate Pozzolo il prossimo 10 marzo, in occasione della celebrazione dei 110 anni dalla sua nascita. Proprio qui, nel paese a due passi dall’aeroporto di Malpensa in cui oggi i suoi familiari più stretti si sono stabiliti.

I Bonavitacola a Lonate

Negli anni Sessanta, «mio padre e suo fratello sono venuti a Lonate per la prima volta», racconta Salvatore Bonavitacola, nipote di Filippo. «Da lì, la nostra famiglia si è allargata e sul territorio – tra Venegono, Busto Arsizio, Oleggio e, ovviamente, Lonate – siamo ormai in più di 40 Bonavitacola». Saranno presenti anche i familiari più stretti alla celebrazione dei 110 anni dalla nascita del carabiniere: «Una data molto importante, ricordano che ricorrono anche gli 80 anni dalla morte». Di più: «Vorremo fare in modo che diventi una appuntamento con cadenza ogni cinque anni. Perché la motivazione è molto sentita».

Il programma

La cerimonia si svolgerà al Parco delle Rimembranze, dove è collocata – fra gli altri cimeli storici – la lapide commemorativa del carabiniere Bonavitacola. Evento organizzato dall’ assessorato alla Cultura con l’associazione “Università delle tre età” presieduta da Ausilia Angelino, dall’associazione nazionale Carabinieri, dall’associazione nazionale Carabinieri in congedo e dall’Ancescao. In collaborazione con l’amministrazione comunale e con la partecipazione della Fanfara Tramonti-Crosta di Lonate, del gruppo musicale La Filarmonica di Lonate e delle realtà del territorio. Si svolgerà alle 10, con gli onori della bandiera e i saluti del sindaco Elena Carraro. Verrà quindi ricordato Bonavitacola e alle 11 ci sarà la messa alla chiesa parrocchiale Sant’Ambrogio.

Filippo Bonavitacola

Bonavitacola è nato a Montella, in provincia di Avellino, nel 1914. È stato fucilato a Branova, in Slovacchia, l’8 dicembre 1944. Carabiniere, medaglia d’oro al valor militare alla memoria, la sua storia è riportata sulle pagine dell’Anpi. Al momento dell’armistizio tra l’Italia e gli Alleati, Bonavitacola si trovava in Albania, a Berati. Si unì – come molti carabinieri della Legione di Valona – ai partigiani albanesi. con i quali combatté fino a che non fu catturato dai tedeschi ad Elbasan. Destinato a un campo di concentramento in Germania, riuscì a evadere e si unì ai partigiani cecoslovacchi. Fu nuovamente fatto prigioniero e condannato a morte per non aver calpestato gli alamari strappatigli dai nazisti. I suoi resti furono riportati in Italia nel dicembre 1994 («Insieme al cugino Michele Bonavitacola – ricorda Salvatore – sono andato in Slovacchia è ho assistito al ritrovamento delle ossa») e sono stati tumulati nel cimitero di Cassano Irpino, vicino al suo paese d’origine.

lonate filippo bonavitacola ricordo – MALPENSA24