Lonate, Uniti e Liberi: «I risultati del centrodestra? Finire il nostro lavoro»

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LONATE POZZOLO – L’obiettivo di chiudere il bando Lumen, la possibilità di utilizzare la Casa di comunità. L’avvio dei lavori per la rotonda di Tornavento: «Meriti dell’attuale amministrazione? Nessuno». La minoranza di Uniti e Liberi torna all’attacco. Nel mirino: Elena Carraro, i suoi primi cento giorni da sindaco di Lonate Pozzolo e gli obiettivi per il futuro. «Quali sono i risultati presentati come “frutto del lavoro” di questi mesi di silenzio?».

«I meriti? Nessuno»

La prima critica è rivolta ai mezzi informativi: «Hanno deciso di chiudere pagina Facebook e canale Telegram del Comune, diminuendo drasticamente con la cittadinanza». Poi, le opere pubbliche. Come la rotatoria di Tornavento: «La gara è stata aggiudicata pochi giorni prima delle elezioni. Lavori che sarebbero partiti anche se fosse stato eletto sindaco Paperino. Meriti dell’attuale amministrazione? Nessuno». E ancora, l’obiettivo di portare a termine il bando Lumen: «Anche qui, la gara è stata aggiudicata prima delle Amministrative. Si tratta solo di firmare il contratto, cosa che Ferno sembra aver già fatto». Fino all’affondo: «Gli assessori sono particolarmente presi per queste attività. Chissà quando dovranno lavorare, senza dover solo portare a termine le azioni già svolte da altri». Le critiche si spostano sulla serata che si sta organizzando con la Casa di comunità. La riqualificazione dell’edificio – dice l’opposizione – che «abbiamo trovato svuotato di servizi e praticamente abbandonato all’inizio del mandato Rosa, è stata un’attività fortemente voluta e perseguita da noi con interlocuzioni con Asst Valle Olona e con un impegno economico per offrire servizi alla comunità. Impegni che la Lega di Carraro ha criticato nel corso degli ultimi anni, salvo ricredersi una volta ottenuta la poltrona».

Sap

Infine la questione Sap, sempre molto discussa. «C’è carenza di personale e manca un terzo di dipendenti? Vorremo capire cosa significa “velocizzare il più possibile le assunzioni”. Speriamo che non si torni a procedure di assunzione diretta per conoscenza personale, perché in una partecipata non sarebbe proprio lecito. La pubblicazione dei bandi di assunzione e l’attuazione di una procedura ben regolamentata e pubblica sono state la regola degli ultimi anni. Si vuole fare un passo indietro? Non lamentiamoci poi se ci saranno delle conseguenze legali».

Le erbacce

Quindi il problema erbacce. «Il vecchio presidente Sap (come dice Carraro) è l’attuale presidente Sap, da due anni, nominato da Ferno. Quello che lui ha lasciato è esattamente quello che sta gestendo oggi. Vedremo l’anno prossimo come verrà gestito. Da quello che afferma il sindaco, la partecipata non si occuperà più del verde (visto che “noi – cioè Carraro e i suoi – prenderemo completa gestione del bando e del capitolato”)».

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