Luino, minaccia di bruciare casa e maltratta i genitori: condannato a 2 anni e 9 mesi

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LUINO – «O vendi la casa o la brucio. Brucio tutto». I maltrattamenti, le minacce, di un figlio 34enne ai danni della madre e del patrigno sono finiti oggi, giovedì 29 giugno. Il collegio del Tribunale di Varese presieduto dal giudice Andrea Crema ha emesso la propri sentenza. Condannando il 34enne affamato di soldi a 2 anni e 9 mesi di reclusione con due anni di libertà vigilata al termine della pena. L’accusa aveva chiesto due anni e sei mesi.

Botte e minacce

Quello raccontato in aula, oggi ha reso esame anche l’imputato, è un vero incubo. Una famiglia ostaggio di un figlio che definire problematico sarebbe riduttivo. Un uomo che, quando la madre, ha incontrato un nuovo compagno ha iniziato con quelle che sono state definite marachelle. Ma che marachelle non erano. La madre parlando in aula aveva ammesso di avere ancora paura ripensando a quel periodo. Gli strattoni, le botte, anche al patrigno, e le minacce continue di morte. Le follie come i viaggi tra Spagna e Inghilterra alla ricerca di un lavoro che non ha mai trovato. In compenso dalla Spagna il 34enne era tornato con un camper carico con 12 cani importati illegalmente una “bravata” costata alla famiglia una sanzione da 12mila euro.

L’ossessione per i soldi

Botte, minacce, danni in casa non erano sufficienti: la vera ossessione del 34enne erano i soldi. Continue richieste di denaro tra i 50 e i 100 euro per pagare questo o quel debito ( i famigliari hanno ipotizzato che potesse fare uno di stupefacenti), e soldi per la macchina, la casa da vendere con l’incasso versato a lui e la pretesa che il patrigno tornato a casa dal lavoro gli consegnasse i propri guadagni. Ad ogni no era l’inferno: sino all’arresto nel 2022 per maltrattamenti ed estorsione che ha liberato la famiglia ostaggio di un incubo. E oggi è arrivata la condanna in primo grado.

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