Malgesso, infortunio mortale. Cgil: «Solo al momento dell’incidente. Inaccettabile»

MALGESSOAbderrazzak Bouchkara era solo al momento dell’infortunio sul lavoro che poco dopo le 7.30 di ieri, mercoledì 31 agosto, gli è costato la vita in una ditta di Malgesso. E’ quanto emerge dai primi accertamenti eseguiti dai funzionari di Ats Insubria e dai carabinieri di Varese su mandato della procura di Varese che indaga, come da prassi, per omicidio colposo.

Fatto gravissimo

«Un fatto che se accertato è da considerarsi gravissimo – commenta Stefania Filetti, segretario generale della Cgil VareseE’ contro ogni norma. E’ contro il buon senso. Lavorare da soli aumenta il rischio: in caso di infortunio nessuno può dare l’allarme tempestivamente. Anche se si fosse trattato di arresto cardiaco, con un lavoratore di 59 anni schiacciato da un macchinario, nessuno avrebbe comunque potuto chiamare i soccorsi in tempo. Su questo punto intendiamo andare sino in fondo». Non è dato sapere, al momento, se nella ditta di via Mulini fossero presenti dei Dae (defibrillatori). «La dotazione non è dovuta per legge – spiega Filetti – In ogni caso anche in presenza di un Dae un lavoratore che opera da solo non ne trarrebbe giovamento: nessuno, infatti, sarebbe presente per utilizzarlo».,

Triste primato

Filetti non nasconde la preoccupazione: «Siamo a due infortuni mortali in provincia di Varese. L’anno scorso sono stati quattro. E’ un primato triste e molto preoccupante quello del nostro territorio – spiega il segretario provinciale Cgil – L’impegno deve essere pressante. Da parte degli imprenditori e da parte degli operatori: occorrono informazione e formazione continue. Occorrono tutele. Dobbiamo lavorare per garantire sicurezza sui luoghi di lavoro: ce lo impongono i numeri. Ce lo impone la tutela della vita dei lavoratori».

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