Malnate, il centrosinistra spaccato si azzuffa anche per il periodico comunale

Il tempo dei sorrisi (la foto risale a mesi prima la rottura) tra Bellifemine e Cannito è finito

MALNATE – Campo largo (andato a Ramengo) o identità ristretta a guida Pd? Con il centrosinistra spaccato difficile dire quale visione politica farà breccia nell’elettorato malnatese alle prossime amministrative. Di certo al momento c’è un campo solo ed è di battaglia senza esclusione di colpi tra la fazione che è rimasta fedele a Irene Bellifemine e quella che invece ha scelto di calare e sostenere la carta Nadia Cannito. Rispettivamente sindaco e assessore e contemporaneamente candidate alla poltrona di primo cittadino.

La grande rottura

C’è grande confusione sopra e sotto il cielo del centrosinistra malnatese. Dopo la grande rottura (nel senso che di questo passo l’unico obiettivo che centreranno sarà quello di “rompere” gli zebedei a chi vuol capire cosa stia davvero accadendo) le due anime della maggioranza hanno scelto di darsele di santa ragione anche su Malnate Ponte, il giornalino comunale. O meglio non in una normale riunione di redazione, ma sulla chat. Oggetto del contendere un articolo (in bozza) del Partito Democratico dove non venivano risparmiate critiche alla maggioranza in carica. Maggioranza, ricordiamolo, che in campagna elettorale “si mena” e che in Comune continua a governare come se nulla fosse.

Situazione complessa

Peccato che ormai quella “gioiosa macchina da guerra” (per usare una metafora cara ai democratici più attempati) faccia acqua da tutte le parti e non riesca più a tenere sotto il tappeto la polvere del rancore nascosta per mesi nelle stanze e nei corridoi del palazzo comunale. Da una parte e dall’altra. Perché se da un lato il PD decide di usare tutti i campi (anche quello dell’informatore comunale) per sparare contro il suo (lo è a tutti gli effetti visto che nessuno si è dimesso) sindaco, dall’altra parte lo stesso primo cittadino che del periodico è direttore editoriale, ha messo (avendone la responsabilità ma forse non l’opportunità) becco e chiesto conseguenti modifiche alle frasi scomode.

Ma siccome nel centrosinistra le cose non sono mai semplici, l’altro arbitro della faccenda è proprio Maria Croci, direttore responsabile di Malnate Ponte, ma anche leader della civica che sta con il PD. E se fino all’altro giorno a gustarsi lo spettacolo con tanto di pop corn erano proprio i contendenti del centrosinistra di fronte agli avvitamenti del centrodestra, ora i posti tra platea e palcoscenico si sono ribaltati. In attesa di capire in maniera definitiva le mosse di Paola Cassina, dei Fratelli ribelli e dei leghisti che, si dice, essere pronti a disconoscere la linea imposta dai provinciali. Questa è Malnate, bellezza.

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