Mle Malpensa, salta il tavolo di mediazione in Enac. Si torna dal prefetto 

Malpensa cargo mle sciopero

MALPENSA – Come concordato in prefettura a Varese dopo i cinque giorni di sciopero a oltranza (nella foto in alto), si è tenuto il primo incontro alla palazzina Enac tra i sindacati e Mle per arrivare a un accordo di secondo livello che migliori le condizioni contrattuali ed economiche dei lavoratori all’interno della società di handling che gestisce un’ampia fetta del traffico cargo a Malpensa. Ma l’esito non è stato quello sperato. 

Salta il tavolo 

Come rendono noto le sigle di base, all’ incontro la Flai non ha ritenuto ci fossero le condizioni per poter proseguire il confronto con Mle, in quanto, nonostante abbia chiesto all’azienda di riconoscere in tutte le sue articolazioni la validità dell’accordo faticosamente raggiunto in Prefettura il 13 febbraio scorso, «asse portante e garante per poter procedere a negoziare in un clima disteso e sereno, purtroppo Mle non si è resa disponibile, confermando che non intende riconoscere e rispettare quell’impegno nonostante la nota del Prefetto di Varese ne sanciva e sancisce la piena validità».

Atteggiamento rancoroso 

Secondo Usb, Adl, Flai e Cub trasporti, «questo continuo atteggiamento rancoroso e punitivo  purtroppo sta minando il complesso percorso per ristabilire il rapporto con i lavoratori, nonostante l’ impegno dimostrato dalla forza lavoro in questi giorni difficili di ripresa». I sindacati confederali hanno deciso di proseguire il confronto con l’azienda, ma vista la situazione ancora critica, il prefetto di Varese Salvatore Pasquariello ha ritenuto opportuno convocare ancora una volta Mle, Sea, Enac e le parti sociali per il prossimo giovedì. 

L’appello dei sindacati 

I sindacati di base ribadiscono con forza che la priorità è ristabilire i rapporti persi tra lavoratori e azienda, stimolando la reciproca collaborazione, nel rispetto degli accordi , capacità di analisi, autocritica e «soprattutto senza cattiveria»,  altrimenti «che ognuno si assuma le proprie responsabilità e risponda però delle conseguenze delle proprie scelte autoritarie». Aggiunge Andrea Orlando della Flai: «Mle ci dica giovedì in prefettura di Varese cosa intende fare, senza girarci attorno. Tutti i lavoratori con una voce sola si aspettano un segnale distensivo forte. La smettano di continuare in una rancorosa azione muscolare contro i lavoratori e contro i sindacati, i nostri aeroporti hanno bisogno di tranquillità e rispetto. A prescindere da quello che accadrà tra cinque giorni, ringrazio la prefettura, le forze dell’ordine, Sea ed Enac per il grande lavoro di mediazione che stanno svolgendo». 

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