Cub Trasporti: «Lo sciopero contro il fallimento del trasporto aereo»

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MALPENSA – È sotto gli occhi di tutti la situazione del trasporto aereo in Europa. Disagi per i passeggeri, con migliaia di voli cancellati, bagagli smarriti e consegnati dopo giorni, ritardi e un aumento del costo complessivo del viaggio. E per i lavoratori, con salari bloccati da anni, lavoro precario, licenziamenti e negazione di ogni diritto. «Questo spinge molti lavoratori a licenziarsi», denuncia la Cub Trasporti Linate Malpensa che per domani, 17 luglio, ha indetto uno sciopero dalle 14 alle 18 – in concomitanza con la protesta dei dipendenti delle low cost – per chiedere il rinnovo del contratto nazionale scaduto da oltre 5 anni. 

Di chi è la responsabilità? 

Ma di chi è la responsabilità? Secondo la Cub Trasporti fanno suddivise tra le compagnie aeree e chi gestisce gli aeroporti, il ministero dei Trasporti ed Enac, le organizzazioni sindacali accreditate. Di seguito la nota integrale della sigla di base: 

Come al solito tutti si affrettano a dichiarare che “il sistema Italia regge” scaricando sugli aeroporti europei la responsabilità della situazione. Qualcuno consiglia ai passeggeri di portare solo bagaglio a mano, ma questo non è sempre possibile perché sono diverse le motivazioni che spingono a prendere l’aereo, la gente non parte solo per andare in ferie.

LE COMPAGNIE AEREE E CHI GESTISCE GLI AEROPORTI: i vettori, senza nessun controllo e nessuna seria programmazione, fanno e disfano a loro piacimento, spesso andando contro norme nazionali. Non si pongono il problema dei passeggeri e dei lavoratori e di chi deve dare assistenza a terra (Handling e Catering). Si taglia su tutto a partire dai salari e dai diritti. Dopo aver trasformato la categoria in un far west senza regole ora ci si lamenta perché non si trovano lavoratori disponibili a lavori sottopagati e precari. La Sea, ad esempio, nelle gare di appalto negli aeroporti milanesi non pone nessun vincolo del rispetto del ccnl di categoria. 

IL MINISTERO DEI TRASPORTI E L’ENAC: nessun serio intervento sui problemi, si lascia mano libera a gestori e compagnie aeree. Nessuna programmazione, nessun controllo sui livelli di inquinamento prodotto dal trasporto aereo o sulla tutela dei passeggeri. Nessun vincolo a chi opera negli aeroporti in termini di garanzie lavorative. Negli aeroporti le società scelgono a loro piacimento il contratto di lavoro da applicare (Ccnl delle coop, dei servizi fiduciari, multiservizi, ecc. ecc.), senza che Ministero ed Enac intervengano anche in difesa della sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri.

LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI ACCREDITATE: nessuna concreta iniziativa in difesa dei salari e delle condizioni lavorative, anzi!  nel Ccnl dei vettori, per esempio, i confederali hanno siglato zero aumenti contrattuali dopo 5 anni di scadenza. A nome della categoria hanno siglato accordi per favorire lavoro precario e interinale, in deroga alle norme di legge. Contrattazione sulle vertenze aziendali a perdere, vedi vicenda Alitalia e come il recente accordo con Swissport, in cui hanno concesso l’utilizzo di un contratto diverso, e fortemente penalizzante per i lavoratori, rispetto alle altre società di Handling. Sindacati ormai impegnati più nella cogestione dei fondi pensionistici (prevaer) negli enti bilaterali e nel fondo volo, piuttosto che nella difesa della categoria.

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