Mano schiacciata in una pressa, imprenditore a processo

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Sta rispondendo in tribunale a Monza di lesioni in materia di sicurezza sul lavoro. Dirigente di un’azienda di Paderno Dugnano, residente a Garbagnate, è finito a processo a Monza per un infortunio sul lavoro avvenuto il 23 ottobre del 2014. Della vicenda si sta discutendo in aula davanti al giudice Letizia Brambilla. Nel brutto incidente era rimasta ferita una donna di 43 anni di Muggiò.

L’incidente sul lavoro

Secondo la ricostruzione la donna stava lavorando alla pressa all’interno dello stabilimento di Paderno Dugnano. La pressa, secondo le carte della Procura di Monza, non era “conforme ai requisiti di sicurezza in quanto la distanza tra la barriera di fotocellule e il punto di pericolo non è tale da evitare la protezione della zona pericolosa”. La donna rimase ferita dalla pressa alla quale stava lavorando. Si procurò la frattura di un dito della mano sinistra oltre alla ferita lacero contusa del pollice sinistro, in seguito a un trauma da schiacciamento. Ebbe una prognosi superiore ai 40 giorni che in realtà diventarono una sessantina dal giorno in cui era stata dimessa dall’ospedale. Stando alle ricostruzioni della Procura, rappresentata in aula dal vice procuratore onorario, Luigi Pisoni, la parte offesa avrebbe passato la mano sinistra davanti alla fotocellula per bloccare la pressa. A quel punto avrebbe tirato indietro la mano, ma il meccanismo si sarebbe riattivato nuovamente. Avrebbe mosso la mano verso la pressa nel momento in cui si era accorta che il pezzo era stato posizionato malamente, ma la mano rimase schiacciata nel dispositivo di lavoro.

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