Marchirolo, accoltellato dopo le lamentele per lo spaccio. Via al processo: ma la vittima è assente

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MARCHIROLO – Aggredito e accoltellato dopo aver detto ad alcuni spacciatori di allontanarsi. I fatti risalgono al settembre del 2018. La vittima, un uomo di origine straniera, residente a Marchirolo, esasperato dall’attività di spaccio nei boschi dietro casa aveva affrontato i pusher intimando loro di piantarla.

Lo spaccio nei boschi

Inutile dire che gli spacciatori, quella dello spaccio nei boschi è una piaga in tutta la provincia di Varese da nord a sud con un mercato che spazia dall’hashish all’eroina, non soltanto aveva ordinato all’uomo di andarsene ma, in seconda battuta, lo avevano colpito con due coltellate: una alla spalla, l’altra all’addome. In tutto 12 giorni di prognosi ma solo per pura fortuna: secondo l’accusa i fendenti avrebbero potuto rivelarsi mortali. Tanto che la principale accusa è quella di tentato omicidio. A novembre dello scorso anno il processo era stato rinviato perché gli imputati erano irreperibili.

Imputati irreperibili

Rintracciati i tre accusati (uno nel frattempo ha patteggiato) il processo è tornato in aula oggi, martedì 8 febbraio, davanti al collegio del tribunale di Varese. Dei due imputati rimasti, assistiti dagli avvocati Luca Carignola e Andrea Pellicini, a uno soltanto è contestato direttamente il tentato omicidio, l’altro è a processo per lo spaccio di droga.

Manca la vittima

Ritrovati gli imputati, però, sono nel frattempo spariti i testi. Di quelli convocati, eccezion fatta per il militare dell’Arma che ha spiegato al collegio l’impossibilità di reperire i testimoni, nessuno si è presentato. In particolare a non aver risposto in presenza alla citazione è stata la vittima del tentato omicidio. L’uomo accoltellato per il quale, il presidente del collegio, ha disposto l’accompagnamento coattivo in aula per il prossimo 17 maggio.

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