Anziana uccisa e fatta a pezzi in casa a Melzo: fermata la figlia maggiore

carabinieri scientifica

MELZOUccisa e fatta a pezzi nella sua casa di Melzo, nel milanese, Lucia Cipriano, 84 anni, potrebbe essere stata uccisa da sua figlia Rosa, 58 anni, fermata in queste ore dai carabinieri del Comando Provinciale di Milano, perché sospettata di essere l’autrice del brutale delitto. La donna, già sentita dagli inquirenti, non ha voluto rispondere alle domande.

A pezzi nella vasca da bagno

Ieri mattina, giovedì 26 maggio, una delle tre figlie della vittima, che non riusciva a mettersi in contatto con lei, ha telefonato al 112 per chiedere aiuto. La donna, 47 anni, ha guidato da Trento, dove risiede, fino a via Boves a Melzo, dove ha trovato vigili del fuoco e carabinieri. I militari della Compagnia di Pioltello avevano già transennato l’area e disposto l’intervento della scientifica e del magistrato. Lucia, il cui corpo è stato rinvenuto in avanzato stato di decomposizione, è stata trovata nella vasca da bagno, fatta a pezzi.

Nessuna confessione

L’anziana donna, a quanto emerso, da tempo non era più completamente lucida, e a vigilare maggiormente sul suo benessere era la figlia maggiore, Rosa. Secondo le dichiarazioni della sorella, questa negli ultimi tempi era molto vaga sulle condizioni della madre, tanto da spingere la donna a chiedere l’intervento dei soccorsi. Già sentita anche la terza sorella, i vicini di casa e conoscenti della pensionata.

La prima ricostruzione del delitto

Sarebbe morta da due mesi Lucia Cipriano, 84 anni, trovata cadavere nella vasca da bagno della sua casa di Melzo, in avanzato stato di decomposizione. Sua figlia, Rosa Fabbiano, 58 anni, è in carcere da questa mattina, in seguito al fermo per indiziato delitto di omicidio volontario, vilipendio e occultamento di cadavere.

La ricostruzione effettuata dagli inquirenti, carabinieri, medico legale e specialisti delle investigazioni scientifiche, parla di una sega, già sequestrata, utilizzata per sezionare il corpo della pensionata, per poi coprire i resti con un telo di plastica sigillato con nastro adesivo.

Quando questa mattina le altre due figlie della vittima hanno insistentemente chiesto alla 58 enne notizie della madre, lei avrebbe cercato di non permettergli di entrare in casa, adducendo scuse circa le condizioni della madre. Poi, dopo uno sfogo in macchina con una delle due sorelle, si sarebbe messa a correre in mezzo ai campi, infine si è chiusa nel silenzio.

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