Milano, ragazze drogate e violentate: chiesto il giudizio immediato per Di Fazio

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MILANO – La procura di Milano ha chiesto il giudizio immediato per Antonio Di Fazio, 50 enne manager farmaceutico di Milano, accusato di cinque casi di violenza sessuale a carico di giovani donne, già a processo in abbreviato per lo stupro di una 21 enne, per il quale era stato arrestato nel maggio scorso.

Stupro e tentato omicidio

Si tratta di quattro giovani le cui testimonianze sono state depositate a verbale e acquisite dalla Procura durante l’incidente probatorio di lunedì scorso, e della ex moglie di Di Fazio, per la quale l’ex imprenditore deve rispondere anche dell’accusa di tentato omicidio.

Drogate e violentate

Secondo la ricostruzione degli investigatori lo schema dell’uomo è sempre stato lo stesso, ovvero attirare le sue vittime con una scusa, narcotizzarle e abusarle sessualmente. A far partire la maxi inchiesta a suo carico è stata la denuncia di una 21 enne che a lui era arrivata pensando di partecipare ad un colloquio di lavoro per uno stage di lavoro, finendo preda delle violenze. Dopo essere salita nel suo appartamento dove l’uomo avrebbe dovuto recuperare qualcosa di utile per il suo lavoro, la giovane ha accettato un drink, all’interno del quale l’uomo aveva sciolto un potente tranquillante. Praticamente inerme la giovane è stata costretta a subire la violenza sessuale, immortalata dall’uomo sul suo telefonino. Le immagini delle altre vittime di abusi sono state rinvenute dai carabinieri sul computer del manager.

Le immagini degli abusi

A seguito del suo arresto, la procura di Milano ha riaperto le indagini sulle denunce effettuate dalla sua ex moglie, tredici per la precisione, presentate tra il 2009 e il 2016. La donna, solo un anno dopo le nozze, aveva deciso di lasciarlo, spiegando più tardi quanto fosse stata difficile la vita al suo fianco. Lui però avrebbe iniziato a tormentarla con telefonate e pedinamenti, facendo scattare le prime tre denunce per molestie telefoniche, stalking e violenza privata.

La ex moglie perseguitata

Nel 2012 la donna si è rivolta alla polizia postale, spiegando come l’ex marito avesse simulato di essere vittima di estorsione proprio per sua mano. Nel 2014 infine, a seguito di una violenta litigata, la ex moglie di Di Fazio si era ripresentata alla Polizia di Stato denunciando di aver rischiato di morire a causa di una violenta aggressione, integrandola due giorni dopo in Procura a Milano con accuse per violenza sessuale e sottrazione di minori, fino ad arrivare alla tredicesima tra nuove denunce per stalking, danneggiamento e rapina, ma nulla parve muovere alcun provvedimento nei confronti del manager. Di Fazio, ascoltato dal Gup di Milano, ha ammesso di averla aggredita, mentre durante un precedente interrogatorio aveva già confessato le altre violenze.

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