In manette capo ultras del Milan per traffico di droga da Marocco e Sudamerica

MILANO – È finito in manette con l’accusa di far parte di un traffico di droga Luca Lucci, capo della curva sud del Milan, a seguito di un’indagine della Squadra Mobile di Milano, coordinata dal pm milanese Leonardo Lesti. Insieme a Lucci, altre sette le persone sottoposte a misure cautelari.

Secondo quanto emerso da un’indagine della Procura di Milano, anticipata dall’Ansa, gli indagati erano riusciti a organizzare un traffico di droga dal Marocco e dal Sudamerica, diretto in Italia. Oltre a Lucci, anche altri appartenenti alla tifoseria milanista sono stati iscritti nel registro degli indagati. In totale in tre sono finiti in carcere, quattro ai domiciliari e uno è stato sottoposto ad obbligo di firma.

Per Lucci si tratta di una nuova tegola giudiziaria dopo quella, nel 2019, che lo ha visto destinatario di un sequestro preventivo di beni per oltre un milione di euro, su disposizione del Tribunale di Milano, per presunte commistioni tra la sua attività di tifoseria e alcune organizzazioni criminali. Inoltre, nel 2009, il capo ultras è stato condannato per un’aggressione ad un tifoso dell’Inter, a fine derby.

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