Omicidio Morazzone, l’addio a Daniele. Il lutto di tutta la provincia di Varese

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MORAZZONEAlle 14.30 di domani, venerdì 7 gennaio, saranno celebrati nell’oratorio di Schianno i funerali del piccolo Daniele, assassinato dal padre Davide Paitoni il primo gennaio a Morazzone. Il cordoglio, l’incredulità ma soprattutto il dolore da domenica scorsa, da quando è emerso l’orrore dell’accaduto, hanno invaso l’intera provincia di Varese. Nei comuni di Gazzada Schianno, dove Daniele viveva con la madre (Paitoni ha tentato di uccidere anche lei dopo aver assassinato il figlio) e i nonni materni, e Morazzone, dove si è consumata la tragedia, per domani è stato proclamato il lutto cittadino.

L’abbraccio della provincia

Ma sono tantissimi i comuni che domani terranno le bandiere a mezz’asta in segno di lutto. E altrettanti saranno i sindaci e gli amministratori presenti alle esequie a testimoniare la vicinanza di tutti i cittadini della provincia di Varese alle comunità di Gazzada e Morazzone, profondamente scosse, ma soprattutto a mamma Silvia e ai famigliari di Daniele nel giorno dell’ultimo saluto. E non solo.

Bandiere a mezz’asta

«Domani, in segno di vicinanza ai Comuni di Morazzone e di Gazzada Schianno per l’orrore che ha coinvolto il nostro territorio, le bandiere del Palazzo Comunale di Castronno e di tanti comuni limitrofi saranno a mezz’asta – scrive in un post il sindaco di Castronno Giuseppe Gabri – Non ci sono parole per descrivere ciò che è successo, un gesto da folli, da malati di mente, da persone non educate a gestire i rapporti, da persone che conoscono solo relazioni di tipo possessivo».

Educare a relazioni sane

«Quanto è fragile l’essere umano, quanto la mente “soffre” la solitudine. C’è chi arriva a togliersi la vita e chi, come in questo caso, se la prende con una creatura innocente – continua Gabri – Non ci sono parole. Educhiamo i nostri figli alle relazioni sane. In caso di separazione non mettiamo i figli contro l’ex perché questo avrà ripercussioni in futuro su di loro. Quanti genitori mettono i figli contro il partner perché feriti? Quante madri vogliono controllare le vite dei propri figli senza mai lasciarli vivere? Queste sono violenze che in un futuro, sommate ad un’instabilità sentimentale, potrebbero scatenare sofferenza e dolore. Con questo non sto difendendo l’assassino, anzi, il mio disprezzo per questa persona è fortissimo. Dico solo che la testa è fragile e che questa vicenda, oltre a farci stare male, ci deve far riflettere».

Un peluche per Daniele

«Il piccolo Daniele alla Befana aveva chiesto un peluche di Pikachu, domani ce ne sarà uno sulla sua bara – scrive invece il sindaco di Lozza Giuseppe Licata – Che strazio apprendere questi particolari. Mentre questa mattina le mie figlie, vicine di età del povero Daniele, aprono la calza della Befana, provo come un senso di pudore, pensando alla mamma del piccolo, a come possa sentirsi in questo momento e a quanta sofferenza dovrà affrontare. Nessun genitore dovrebbe provare un dolore così grande, nessun bambino dovrebbe soffrire per colpa dei grandi. Attendiamo giustizia per Daniele, poi dovremo domandarci cosa possiamo fare (tutti) perché queste cose non accadano, per trovare un senso ad una cosa insensata che è l’assassinio di un bambino. Domani sarò al funerale di Daniele in rappresentanza della comunità di Lozza».
morazzone omicidio paitoni – MALPENSA24