Mori e De Donno incontrano gli studenti varesini. Il ricordo di Falcone e Borsellino

mori de donno studenti
Da sinistra il gen. Mori, il prof. Orecchia e il col. De Donno

VARESE – Due figure di spicco della lotta alla mafia hanno incontrato gli studenti di Varese. Al Teatro Nuovo questa mattina, sabato 9 marzo, i ragazzi delle scuole hanno ascoltato le parole del generale Mario Mori e del colonnello Giuseppe De Donno, che hanno raccontato la loro carriera.

Incontro con gli studenti

L’incontro si è svolto nell’ambito del Progetto Legalità 2024 promosso dall’Associazione nazionale Carabinieri di Varese guidata da Roberto Leonardi (il primo da destra nella foto sotto). A dialogare con il generale e il colonnello il docente dell’Università dell’Insubria Antonio Maria Orecchia. All’appuntamento con le scuole seguirà nel pomeriggio un incontro pubblico ad ingresso gratuito presso la sala convegni di Villa Recalcati dalle 16.30 alle 18.30.


Il ricordo di Falcone e Borsellino

Tra i temi affrontati la trattativa Stato-mafia e gli omicidi di Falcone e Borsellino. «Furono una sorta di spartiacque – ha detto De Donno – Falcone fu ucciso nel ’92 in un momento in cui nessuno se l’aspettava. L’attentato fu un momento disastroso per noi, venne meno il riferimento a cui tutti guardavano. Fu ancora peggio per il dottor Borsellino perché a differenza di Falcone tutti sapevano che doveva morire e lo sapeva anche lui. Era diventato il simbolo, tutti lo identificavano come erede di Falcone. Per noi dal punto di vista psicologico fu un colpo fortissimo ma ritenemmo che era importante continuare lì e restare a lavorare». A ricordare l’ultimo incontro con lui il 25 giugno del 1992 è il generale Mori. «Negli ultimi giorni aveva voglia di fare. “Bisogna che ci sbrighiamo”, diceva, perché pensava di non aver più tempo e in effetti era così».

La cattura del boss

Generale dei carabinieri e prefetto, Mario Mori, oggi 84enne, è stato ufficiale del controspionaggio Sid all’inizio degli anni Settanta e poi con Carlo Alberto dalla Chiesa nei nuclei speciali antiterrorismo. È il fondatore del Ros dell’arma dei carabinieri e nei primi anni Duemila ha diretto il Sisde, il servizio segreto civile. Mori ha condotto con successo molte operazioni sotto copertura: la più famosa è stata la cattura del boss mafioso Totò Riina, a cui collaborò proprio con De Donno.

mori de donno studenti – MALPENSA24