‘Ndrangheta a Lonate e Ferno: chieste condanne per 160 anni

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MILANO – Condanne complessive per oltre 160 di carcere. Tanto ha chiesto oggi, giovedì 23 gennaio, il pubblico ministero Cecilia Vassena al termine della requisitoria in seno al processo davanti al gup di Milano Anna Magelli che vede alla sbarra i presunti esponenti della “succursale” della ‘ndrangheta cirotana radicata, da anni, tra Lonate e Ferno.

Chiesti 11 anni per Misiano

Condanne pesanti, va sottolineato che si tratta di rito abbreviato (con uno sconto di un terzo della pena), a cominciare da quella chiesta per il boss dei boss Vincenzo Rispoli (già protagonista dell’inchiesta Bad Boys 10 anni fa e che a febbraio comparirà davanti alla Corte d’Assise del tribunale di Busto per l’omicidio di Aloisio Cataldo): 16 anni di carcere per l’uomo che, stando agli inquirenti, non avrebbe mai smesso di orchestrare gli “affari” tra Cirò, Lonate, Ferno e Legnano. Il pm ha chiesto una condanna a  14 anni per Mario Filippelli e a 12 anni per Olindo Lettieri, due dei presunti luogotenti della cosca. Per l’ex consigliere di Fratelli d’Italia Enzo Misiano l’accusa ha chiesto una condanna a 11 anni.

Pene molto inferiori sono state invece richieste per i due De Castro, Emanuele, padre, considerato il capo bastone della zona e a sua volta già condannato in passato per associazione a delinquere di stampo mafioso, e Salvatore, il figlio già coinvolto in un’inchiesta per un giro di droga a Lonate. Per il primo la procura ha chiesto una condanna a 5 anni, per il secondo a 3 anni. Entrambi si sono pentiti diventando collaboratori di giustizia. Sembrerebbe che a convincerli a cambiare vita siano state le compagne. Una collaborazione che la procura ha riconosciuto come concreta vista la richiesta di condanna. Il clan, stando agli inquirenti, avrebbe condotto affari di ogni genere, investendo nei parcheggi circostanti Malpensa e influenzando anche la politica locale.

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