“Occhi” per tutti sul Parco del Ticino con il percorso inclusivo inaugurato a Magenta

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MAGENTA – Una mappa tattile all’ingresso con una descrizione topografico-naturalistica, 8 cartelli con informazioni botaniche tattili, indicazioni e segnali con scritte in braille. È il percorso inclusivo inaugurato oggi, giovedì 14 marzo, Giornata nazionale del paesaggio, al Parco del Ticino presso il Centro Parco “La Fagiana” di Magenta (nelle foto). Il percorso, che si snoda ad anello nel bosco per circa un chilometro lambendo il ramo Delizia del fiume Ticino, è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano e con il contributo di Regione Lombardia e del dipartimento per le disabilità presso la presidenza del Consiglio dei ministri.

Mappe e cartelli per ipo e non vedenti

Anche i non vedenti, compresi i 400 studenti iscritti alle scuole della regione, potranno così riconoscere alcuni degli alberi ed arbusti caratterizzanti questi boschi (nocciolo, farnia, biancospino, carpino bianco, ontano nero, cerro, pado, pioppo nero) oltre a “leggere” il portamento della specie arborea, la forma della foglia, del fiore e altri elementi caratteristici; il tutto con informazioni chiare e concise. Completano le dotazioni, che aggiornano il percorso naturalistico per non vedenti realizzato nel 1994 con un cordolo-guida di battuta su un lato, i tavoli con panche inclusivi in legno collocati vicino al centro visitatori.

Il contributo del terzo settore

«Oggi – ha spiegato il consigliere del Parco del Ticino Fabio Signorelli – vediamo concretizzato il lavoro di anni. L’obiettivo del Parco è stato ottenere una fruibilità ampliata: un percorso naturalistico multisensoriale attrezzato per non vedenti e ipovedenti, ma anche didattico per scolaresche oltre che per famiglie e anziani. Anche questo progetto persegue l’obiettivo di rendere più inclusivo e fruibile il parco con il suo paesaggio, anche nelle sue parti più naturali».

All’inaugurazione erano presenti per il Parco anche la presidente Cristina Chiappa e Francesca Trotti, oltre a Franco Lisi, direttore scientifico della Fondazione Istituto Ciechi di Milano, Alberto Piovani, presidente dell’Unione Italiana Ciechi, che fu presente anche all’inaugurazione del primo percorso trent’anni fa, autorità locali, rappresentanti e utenti dell’associazione La Quercia Aps e della cooperativa sociale La Ruota che contribuiscono alla manutenzione di sentieri e strutture del Centro Parco.

Lisi: «Così per noi più autonomia e libertà»

Per Lisi «garantire a tutte le persone l’accesso alla conoscenza significa dare loro autonomia e libertà», mentre Chiappa si è detta «felice che questa inaugurazione rientri nei festeggiamenti per il 50° del Parco. Abbiamo sempre detto che questo deve aprirsi a tutti con il suo patrimonio naturale. E siamo felici delle collaborazioni che sono nate intorno a questo progetto, come di quella che esiste da sempre con il terzo settore».

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