Oggiona, «il sindaco assume il compagno della figlia». «Falso». E arrivano le scuse

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OGGIONA CON SANTO STEFANO – «Sperando che non pervengano più richieste di assumere parenti e amici, se non con regolare e trasparente selezione pubblica». Una frase molto forte, che inevitabilmente ha creato il caos a Oggiona con Santo Stefano. Questa e altre: stralci di una lettera della dirigenza scolastica, indirizzata al sindaco Franco Ghiringhelli. Il tema è un progetto per rendere più attrattiva la primaria. Ma è diventato oggetto di un’interrogazione presentata in consiglio comunale il primo marzo dall’opposizione di Progetto Comune per avere chiarimenti sulle dinamiche. Pesanti accuse, che il primo cittadino ha respinto con fermezza. Non in aula, ma prima: «Avevamo risposto subito e tutto si era concluso con le loro scuse». Fino a mercoledì.

La vicenda

La vicenda riguarda i pochi iscritti a scuola. Il problema, ha raccontato a margine il sindaco, non riguarda la denatalità: «I bimbi ci sono, ma per una serie di motivi vengono mandati in altre strutture». Le cause possono essere varie: comodità, appoggi familiari, conciliazione col lavoro. Fattori su cui il Comune non può intervenire: «Ma possiamo impegnarci per migliorare la nostra proposta formativa. Ed è quello che abbiamo voluto fare». Di recente, ci sono stati incontri fra gli esponenti della giunta, le dirigenti (due: scolastica e amministrativa) e un ente di promozione sportiva: «L’idea era creare un progetto alternanza scuola-sport, in linea con le richieste della Comunità europea, per rendere le attività più attrattive». Se non fosse che il presidente provinciale di questa realtà «è il compagno di mia figlia». E qui si è accende lo scontro.

Centrodestra all’attacco

In ordine. La minoranza di centrodestra ha portato la questione in consiglio comunale. Così il capogruppo Daniele Milani: «In una corrispondenza ufficiale indirizzata al sindaco e agli assessori Tiziana Crolla e Romina Ferraretto vengono riportate frasi che meritano immediato chiarimento». Stralci riportati testualmente. Come:

L’esperto in questione ci è stato presentato, in seduta privata da Voi, rappresentanti comunali, che, malgrado figure pubbliche, proponevate la disapplicazione del Codice degli appalti e della selezione pubblica

ci hanno comunicato per iscritto che la persona da Voi presentataci è il compagno della figlia del Sindaco, informazione non nota a noi fino a quel momento, ma che ci ha chiarito l’interesse per la promozione del progetto dimostrato da tutti Voi

Si precisa che quanto scritto e detto sarà comunicato in autotutela formalmente agli organi gerarchicamente superiori alla scrivente amministrazione

Da qui, le richieste. Se «veramente» è stata proposta la «disapprovazione del codice degli appalti e della selezione pubblica». Ma anche per capire se «veramente» è stata presentata «una persona assai vicina alla sfera del sindaco e chi dei tre destinatari della lettera lo ha eventualmente proposto». E quindi i chiarimenti: «A che titolo vi siete sostituiti all’ente che si sente in dovere di fare autotutela?».

La posizione del sindaco

Il sindaco in aula si è limitato a spiegare che «noi avevamo già risposto alla lettera». E che la minoranza «ha chiesto e ottenuto tutti i protocolli: sa come è andata». A margine ha poi raccontato la sua posizione: «È stato scorretto da parte dell’opposizione estrapolare delle frasi dalla prima lettera e presentarle solo per attaccarmi. Hanno tutto il contenuto, una storia sbagliatissima con affermazioni che avrebbero portato in tribunale se chi le ha scritte non le avesse ritirate chiedendo scusa». Scuse che sono arrivate in una terza lettera. «E noi abbiamo chiuso la vicenda». Poi la precisazione: «Non c’era nessuno da assumere, non c’era nessuno da pagare. Sarebbe stato tutto in mano alla scuola e avrebbero deciso loro se fare un bando o una selezione. Il risultato è inutile caos».

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