A Olgiate è guerra tra medici candidati: Angelica Cozzi: «Denuncio il sindaco»

olgiate dottori candidati cozzi

OLGIATE OLONA – «Il centro prelievi non è pronto. L’ha detto lo stesso sindaco. Montano quindi mi ha dato ragione. E mi ha screditato in campagna elettorale. Ora mi riservo di tutelare i miei diritti nelle sedi giudiziarie competenti». E’ ormai guerra. Botta e risposta tra il sindaco Giovanni Montano e l’ex assessore alla salute Angelica Cozzi, che entrambi sono medici di professione e che per un certo periodo hanno anche condiviso la medesima esperienza amministrativa. E chi ora risponde a tono è Angelica Cozzi, che alle prossime elezioni, dopo essere uscita da Paese da vivere ha deciso di candidarsi con Olgiate Insieme, «perché qui ho trovato le persone giuste che daranno al paese ciò che manca».

Scattano le denunce

«Il sindaco ha confermato quanto da me dichiarato, ovvero che il centro prelievi non è pronto, anche se lo ha presentato come cosa già fatta- spiega la Cozzi che definisce intollerabili le affermazioni che avrebbero dovuto smentirla – Dopo tre anni dalle mie dimissioni, Montano ha il coraggio di rinfacciarmi di non essermi impegnata per l’ambulatorio, cosa che nemmeno lui ha fatto riprendendosi la delega. E mi accusa solo ora, in campagna elettorale, screditandomi al punto che mi riservo di tutelare i miei diritti nelle sedi giudiziarie competenti».

Le accuse di poca trasparenza

L’ex assessore risponde anche alle accuse di poca trasparenza, «Lo sono fin troppo – puntualizza – e prima di intraprendere qualsiasi decisione mi sono sempre confrontata con Montano, comunicandoglielo non tramite messaggi come lui sostiene. Comprese le mie dimissioni di assessore allora e da membro del gruppo di maggioranza adesso. Scelte che ho sempre motivato in quanto entrambi rappresentanti delle istituzioni e come colleghi che hanno sempre collaborato in armonia e nel reciproco rispetto, mentre adesso non lo riconosco più».
Angelica Cozzi ricorda che lasciò la giunta «a causa dell’ingresso in maggioranza del Pd e alla mia sostituzione con un suo rappresentante. Non c’erano più le condizioni per lavorare per il bene della cittadinanza e così ho deciso di dimettermi dimostrando che non sono legata alle poltrone, tantomeno ai relativi compensi. La mia storia come professionista, persona impegnata nel sociale e nel volontariato prova che sono state dette falsità nei miei confronti».

LEGGI ANCHE:

olgiate medici candidati cozzi – MALPENSA24