OLGIATE OLONA – Spunta la lettera di Lino Faccincani, il benefattore che aveva promesso di donare un milione di euro per Villa Gonzaga. Una lettera indirizzata al sindaco Gianni Montano e nella quale vien fuori il perché quella donazione, alla fine, non è arrivata. A tira fuori lettera è Alda Acanfora e il gruppo di Olgiate Insieme, che, compatto, sulla questione attacca a testa bassa.
«Le nostre scuse»
«Il 27 maggio – si legge nel comunicato di Olgiate Insieme preparato sull’argomento – appena eletti, la prima cosa che faremo sarà chiedere un incontro con il benefattore Lino Faccincani e la sua famiglia. Potremo, da amministratori pubblici di una città, chiedere scusa per come è stato trattato e per riallacciare i rapporti su basi di credibilità, rispetto e fiducia. Questo meritano tutti. Non solo il benefattore, ma anche i cittadini olgiatesi».
«Noi tenuti all’oscuro di tutto»
«Siamo stati tenuti all’oscuro di tutto – dice Alda Acanfora di Olgiate Insieme aprendo così anche il fronte “recupero di Villa Gonzaga” – molti documenti, nonostante la richiesta di accesso agli atti, li abbiamo dovuti avere dalla famiglia Faccincani. E come sono andate le cose lo si vede bene in una lettera che Lino Faccincani scrive al sindaco per spiegare i motivi per cui la donazione non si è concretizzata».
La lettera
La lettera porta la data del 28 giugno 2018. E la prima cosa che sottolinea Faccincani è la sua delusione poiché al sindaco Montano e all’assessore Paolo Maccabei “avevamo chiesto espressamente di coinvolgere l’opposizione nel progetto, proponendo di creare un tavolo di lavoro alla presenza di tutti”. E poi entra nel merito del passo indietro. E del perché quel milione di euro, non è arrivato a Olgiate: “Non per vostra mancanza di capacità e vostra superficialità per non essere stati in grado di portare a casa la mia generosa offerta”, bensì per le “lungaggini burocratiche e soprattutto per i costi di progettazione sottopostomi, per vostro tramite, dall’architetto Bassani, ed ammontanti, al netto delle imposte, dei progetti esecutivi e di quelli degli impianti termoidraulici ed elettrici, a 512 mila”. Una cifra, quella legata alla progettazione, che ha sorpreso non poco Faccincani, il quale a quel punto ha fatto una serie di considerazioni e tratto le sue conclusioni: “A conti fatti sarebbe rimasto ben poco della donazione per poter procedere con i lavori di ristrutturazione”. Insomma detto in due parole: gran parte del milione che Faccincani voleva donare per realizzare progetti concreti “se ne sarebbe andata” per la progettazione. E anche sui lavori Faccincani si dice stupito, poiché di quella nuova progettazione di cui il benefattore ha saputo a somme tirate dall’amministrazione. Nella lettera, infatti, c’è un passaggio in cui Faccincani, rivolgendosi al sindaco scrive: “Tu stesso mi facesti vedere progetti già redatti dalla precedente amministrazione”. Ovvero forse proprio quelli che Faccincani era disposto a finanziare per renderli concreti in quanto già pronti e i lavori più vicini a partire.
Le polemiche e il milione perso
E’ chiaro che in campo ci sono due visioni. Ma anche un dato di fatto: il milione che Lino Faccincani avrebbe dato per realizzare opere a vantaggio della comunità non c’è più. E non c’è più perché il benefattore, pur non avendo detto in maniera concreta e nel dettaglio, cosa realizzare, ha fissato un paletto importante. Ovvero quei soldi dovevano andare tutti in opere concrete. Il che significa (o si deduce) al netto di costi di progettazioni o altro.
La vision su Villa Gonzaga di Olgiate Insieme
«La villa deve diventare il centro amministrativo, culturale, sociale e per il tempo libero – dicono gli esponenti di Olgiate Insieme – Al suo interno ci dovrà essere la sede la biblioteca insieme alla Biblioteca Ceriotti con i suoi preziosissimi libri. E sarà anche sede della Città dei bambini e dei ragazzi. Il recupero e l’uso di villa Gonzaga con il suo parco, con la valorizzazione della Valle e del fiume Olona, sono gli elementi cardine su cui delineare il percorso perché Olgiate Olona diventi città. Nella Villa e nel parco verrà attrezzata anche una “ludoteca-museo” con giochi per bambini e ragazzi, che sarà luogo di incontro anche per chi ha “i capelli grigi“, da affiancare alla biblioteca. Per la sua gestione utilizzeremo progetti sociali di inserimento lavorativo».
E concludono: «Questi sono stati 5 anni di nulla. I lavori di restauro sala Alba sono della precedente amministrazione. Fatto salvo negli ultimi mesi con gli euro del PL del polo chimico quale “elargizione benefica”, a fronte dell’approvazione del Piano di lottizzazione bocciato dal TAR perchè non è stata fatta la Valutazione di Impatto Ambientale. Per noi è fondamentale riprendere a far vivere villa Gonzaga e farla diventare baricentro culturale sociale e amministrativo della comunità anche con uno sguardo intercomunale per la dimensione e il ruolo che ha sempre avuto».
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