OLGIATE OLONA – «Villa Gonzaga è in buone mani, finalmente. Chi ci attacca è perché vuole solo distruggere. Noi non solo non andremo a casa, ma continueremo a lavorare con serietà e competenza come abbiamo sempre fatto». Parola del sindaco Gianni Montano e dell’assessore Paolo Maccabei in risposta al durissimo comunicato diffuso ieri dai gruppi di opposizione sulla vicenda del milione di euro donato da Lino Faccincani e di Villa Gonzaga.
Coloro che sostengono che la miglior difesa è l’attaccato sono subito soddisfatti, poiché la risposta dell’amministrazione all’invito a dimettersi è pronta e per niente morbida: «Rendiamoci conto che qua stiamo parlando di una villa storica e non di palazzi e palazzine, argomenti quest’ultimi sui quali l’ex sindaco Giorgio Volpi è forse più esperto. Basta bugie, perché chi le dice ha il naso lungo e le gambe corte. La verità sulla donazione è che a noi – spiegano Montano e Maccabei – nessuno ha detto che è stata ritirata. La famiglia Faccincani ha solo ribadito che quei soldi non dovranno essere utilizzati per interventi strutturali sulla villa, bensì solo per realizzare progetti sociali mirati a bambini e giovani del paese. Progetti che abbiamo e che nei prossimi giorni sottoporremo a chi rappresenta il benefattore. Siamo convinti, infatti, che Faccincani, il quale ha promesso quei soldi, non si tirerà certo indietro».
Tornano al mittente anche le accuse di immobilismo, poca affidabilità e zero credibilità. Ma andiamo con ordine. «Ma quale tempo perso – continuano sindaco e assessore – bisognerebbe parlare di tempo guadagnato. Quanti anni ha buttato via l’ex sindaco? Tantissimi. Non possiamo accettare lezioni da chi si è tramandato lo scettro del potere del paese per anni. I cittadini stiano tranquilla, la villa è in ottime mani». E sui lavori non fatti in questi quattro anni? «Anche qui è venuto il momento di dire tutta la verità. Non certo a livello progettuale, ma sotto il profilo esecutivo ci siamo trovati davanti a una serie di errori commessi. Per non parlare della Sala Alba, recuperata senza realizzare nemmeno un impianto di riscaldamento o raffreddamento. Insomma, prima di lanciare accuse farebbero bene a valutare quanto hanno fatto loro».
Infine Montano e Maccabei tornano sul nocciolo della questione, la villa appunto: «Il progetto di recupero l’abbiamo presentato in commissione esattamente una settimana e il lavoro svolto è stato anche apprezzato. Ci siamo affidati a seri professionisti le cui competenze sono comprovate e non possono essere messe in discussione da chi ha poca dimestichezza sul recupero di beni di questa importanza. Noi la villa la vogliamo recuperare, mettere a disposizione della comunità e anche difenderla da tutta una serie di fandonie e bugie messe in giro ad arte».