Gli studenti del Candiani e del Tosi redistribuiscono i beni sequestrati alla mafia

BUSTO ARSIZIO – “Antimafia sociale”. Così il magistrato Gian Carlo Caselli ha definito il progetto legalità portato sul palcoscenico del Manzoni l’altra sera in occasione dell’iniziativa organizzata per il 2 giugno da Libera, Coop e la Filarmonica Santa Cecilia dagli studenti del liceo scientifico Tosi e dell’artistico Candiani. E’ piaciuto tanto al togato che di fronte a una sala affollatissima ha elogiato il lavoro dei ragazzi: «Ci hanno fatto toccare con mano – è l’encomio di Caselli – come la scuola possa insegnare qualcosa di concreto basato sull’esperienza vissuta. La quotidianità, la consapevolezza diretta fanno della scuola qualcosa di significativo. Questo si chiama antimafia sociale».
Un folto drappello di ragazzi ha lavorato sui beni confiscati alla mafia e sulla realizzazione di una cooperativa per il recupero e la ridistribuzione dei beni sequestrati. Un progetto ambizioso e importante per gli allievi che si sono cimentati in una simulazione d’impresa nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro.

Il progetto

In collaborazione con Libera e Coop gli studenti del liceo Tosi hanno approfondito il tema attraverso lezioni con esperti e hanno simulato l’attuazione della cooperativa. Per toccare con mano la realtà sono approdati nientemeno che in Sicilia: qui hanno fatto tappa alla cantina “Cento passi”, esempio di lotta contro la mafia, secondo step la riserva naturale dello Zingaro, testimonianza di come la comunità abbia evitato uno scempio ecologico e terzo punto la visita alla casa di Peppino Impastato, in prima linea nella lotta antimafia. Hanno compreso l’essenza dei beni confiscati, il recupero e la distribuzione attraverso un principio etico. Insomma un riciclo di merci seguito da un continuo bene alla comunità. Hanno anche realizzato uno spot e un video-documentario sulla mafia.
Eloquente anche il progetto legalità portato avanti dagli studenti del liceo Candiani che si è concluso con la creazione di un video premiato e selezionato alla “Biennale liceo 2018”. L’altra sera i ragazzi lo hanno consegnato al magistrato Caselli.

Beni mafia studenti – MALPENSA 24