Omicidio Maltesi: niente sconto per Davide Fontana. No al rito abbreviato

Gli avvocati prima di entrare in aula

BUSTO ARSIZIO – Omicidio Carol Maltesi: niente rito abbreviato per Davide Fontana, ex bancario di 43 anni. La decisione del gup del Tribunale di Busto Arsizio Piera Bossi è arrivata poco dopo le 15 di oggi. Il 43enne affronterà il giudizio davanti alla Corte d’assise così come chiesto dal pubblico ministero Carlo Alberto Lafiandra. L’udienza è stata fissata per il prossimo 24 ottobre.

Le videointerviste

Soddisfatti gli avvocati di parte civile Ermanno Talamone e Manuela Scalia.

Il pentimento di Fontana

In aula oggi Fontana, che ricordiamolo, nel gennaio scorso ha prima ucciso a martellate la giovane originaria di Sesto Calende, finendola con un fendente alla gola smembrandone il cadavere prima di surgelarlo per due mesi per poi abbandonarlo in sacchi in Val Camonica, ha reso spontanee dichiarazioni in aula dicendosi pentito, dichiarando di non riuscire a guardare negli occhi i genitori di Carol e sottolineando di non aver premeditato l’omicidio della giovane vittima asserendo invece di non sapere cosa sia accaduto o cosa lo abbia spinto ad agire. L’aggravante della premeditazione è elemento che potrebbe portare alla condanna all’ergastolo.

Il Tribunale ha ammesso quali parti civili tutti i famigliari della vittima: la madre, rappresentata dall’avvocato Manuela Scalia, il padre, rappresentato dall’avvocato Ermanno Talamone, il figlio della donna e, con posizione separata, l’ex compagno di Maltesi e padre del bambino. Rigettata la costituzione di parte civile del Comune di Rescaldina, rappresentato dall’avvocato Simona Garavaglia. La norma ha ristretto le maglie e il giudice nello statuto comunale ha ravvisato lodevoli iniziative di sensibilizzazione contro la violenza di genere, ma non veri e propri atti mirati a fermarla. E’ possibile che la richiesta di costituzione di parte civile venga riproposta in sede dibattimentale.

omicidio maltesi davide fontana – MALPENSA24