Brescia vince la Coppa Italia dei record. OJM comunque presente al gran ballo

Openjobmetis Varese Final Eight

VARESE – La Germani Brescia ha vinto a sorpresa la Final Eight di Coppa Italia che si è disputata al PalaAlpitour di Torino.

La Coppa Italia dei record

E’ stata l’edizione dei record per la Coppa Italia con la formula della Final Eight. Il presidente della Lega Basket serie A, Umberto Gandini (nella foto LBA con il presidente federale Gianni Petrucci), ha snocciolato numeri veramente importanti per quella che ha definito come “il fiore all’occhiello della Lega”. Nei quattro giorni al PalaAlpitour sono stati presenti in tribuna 36.592 spettatori (nuovo record di sempre), con un aumento del 16% rispetto a Pesaro 2020. Un successo anche dal punto di vista social: oltre 40 contenuti su web e applicazione; oltre 400 contenuti social, di cui oltre 250 video, producendo oltre 6 milioni di visualizzazioni; coinvolte 8 community e 48 influencer, che cumulano una fan base totale di circa 30 milioni di follower. E poi partnership strategiche attivate con 8 entità (GQ Italia, Radio Deejay, Moovit, Gazzetta.it, Frecciarossa, Visit Torino, Città di Torino e Camera di Commercio). Un successo a tutto tondo per il manager varesino Umberto Gandini, che ha convinto con i numeri Gianni Petrucci dopo alcune esternazioni (poco gradevoli, diciamolo) del massimo dirigente federale. Il futuro della Coppa Italia sarà ancora a Torino? Probabile, ma per ora nessun annuncio. Certamente il colpo d’occhio del PalaAlpitour merita una conferma pluriennale, come nel caso delle ATP Finals di tennis e del Grand Prix di pattinaggio artistico su ghiaccio.

La vittoria della Germani Brescia

La Germani Brescia partiva con la testa di serie numero 8. Ebbene, nella più classica tradizione delle Final Eight, l’underdog di turno è riuscita a conquistare la Coppa Italia. Nel caso dei ragazzi di coach Alessandro Magro facendo fuori, nell’ordine, la numero uno del ranking (Milano), la rivelazione (Pesaro) e la favorita (Virtus Bologna). Eppure i bresciani arrivavano a Torino da 6 sconfitte consecutive in campionato e con una panchina magari non traballante, ma poco stabile. Scarsi prima o fenomeni dopo? Nessuna delle due. La Germani ha recuperato un uomo imprescindibile, l’infortunato John Petruccelli, ha alzato l’intensità della difesa e in attacco ha esaltato le doti balistiche di un Amedeo Della Valle letale, non a caso incoronato mvp della manifestazione.

La Openjobmetis Varese delude, ma… c’è

Luci e ombre per la Openjobmetis. Partiamo dalle luci. Varese è stata presente al gran ballo del PalaAlpitour. Un risultato tutt’altro che scontato, soprattutto dopo due anni difficilissimi, coronati da due salvezze strappate soltanto nelle penultime giornate. Le ombre. Era l’occasione per risplendere in tutta la sua grande bellezza davanti agli occhi del basket che conta e invece i ragazzi di coach Matt Brase hanno scontato un approccio alla partita disastroso (29-12 e 10 palle perse nei primi 10’) pur contro una Carpegna Prosciutto Pesaro senza Mazzola e Moretti e con un Cheathman impiegato pochissimo. Insomma, un’occasione persa quella di Varese, che conferma (almeno sinora) la propria incapacità di battere chi la precede in classifica. I biancorossi mettono in mostra solo a sprazzi il bel gioco sciorinato in due terzi di stagione e si confermano, per citare il maestro Gianni Brera, “squadra femmina, passionale e volubile”. Resta un finale di stagione da onorare al meglio per centrare un altro obiettivo, la partecipazione ai playoff, che farebbe il paio con la presenza alla Final Eight. Anzi, se possibile, sarebbe ancora più importante, perché vorrebbe dire ritorno in Europa. Obiettivo su cui Luis Scola, giustamente, non transige per proseguire il suo nuovo corso.

Openjobmetis Varese Final Eight – MALPENSA24