MILANO – Le opposizioni scendono in piazza con striscioni, pallottolieri e calcolatrici davanti a palazzo Lombardia per invocare le dimissioni del governatore Attilio Fontana. “Ora basta”: questo lo slogan lanciato in seguito al caso dei dati rettificati. Al sit-in hanno partecipato, tra gli altri, il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle e i Verdi, ma anche associazioni, come Acli, Arci e Priorità alla scuola, e cittadini arrivati in piazza Città di Lombardia con cartelli colorati, calcolatrici, pallottolieri e abachi. Nel mirino il rimpallo di accuse tra Regione e Istituto Superiore di Sanità sul ricalcolo dell’indice Rt regionale che ha costretto la Lombardia per una settimana in zona rossa. Un attacco decisamente poco in linea con le dichiarazioni per smorzare le polemiche fatte poche ore prima dai sindaci di centrosinistra dei capoluoghi di provincia lombardi.
Le voci dalla piazza
«La Lombardia a guida leghista ci ha mandati in zona rossa per errore e ha cambiato i dati – l’attacco del consigliere regionale dem Pietro Bussolati – l’inadeguato presidente Fontana e la sua giunta, la peggiore d’Italia, umiliano e mettono in pericolo tutti i lombardi. Ora Basta». Il capogruppo M5S Massimo De Rosa aggiunge: «Il centrodestra prenda atto del fatto che i lombardi non hanno più fiducia nel loro governo, si assumano le proprie responsabilità e ne traggano le debite conseguenze». In piazza anche l’ex ministro Danilo Toninelli, senatore lombardo del Movimento 5 Stelle: «Qui siamo alla disperazione per l’infinito numero di errori che sono stati commessi in questi mesi in Lombardia».
Zona rossa, Fontana: «Nessun errore di Regione Lombardia, mai rettificato i dati»