Ospedale e non solo, l’offensiva del PD di Busto: raffica di mozioni e interrogazioni

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BUSTO ARSIZIO – Non c’è solo il “caso” del nuovo ospedale: l’offensiva del PD di Busto è a tutto campo. E arricchisce l’ordine del giorno della seduta di consiglio comunale convocata per martedì 26 marzo di una serie di argomenti che vanno dal sacco azzurro di Agesp al verde pubblico fino ai vandalismi. Una vera e propria raffica di interrogazioni e mozioni per incalzare l’amministrazione su vari fronti: dopo l’ultima seduta consigliare finita in anticipo per mancanza di argomenti di discussione, un’inversione di tendenza.

Nuovo ospedale e non solo

Del nuovo ospedale si è già detto, con il gruppo PD – spalleggiato da Santo Cascio di Progetto in Comune – che vuole vederci chiaro sulla denuncia dei suoi “big” Samuele Astuti e Alessandro Alfieri sui finanziamenti per il polo unico di Beata Giuliana. Ma i Dem, in un’interrogazione a prima firma Cinzia Berutti, incalzano l’amministrazione anche sul verde pubblico. Chiedendo «a che punto sia il lavoro di ricognizione e mappatura del verde pubblico esistente in città», ma anche «come verrà ampliato il patrimonio verde a disposizione del pubblico ed in quali quartieri della città, quante siano ad oggi le piantumazioni effettuate per i nuovi nati, a che punto è il progetto PiantaLì di Ferrovie Nord e quale sia il piano di “ri-piantumazioni” o sostituzioni delle alberature abbattute (vedi via per Samarate)».

L’affondo sulla sicurezza

Un argomento solitamente cavallo di battaglia del centrodestra è la sicurezza, ed è qui che il PD prova a fare breccia, con un’interrogazione sui recenti episodi di vandalismo successi in città. Nel documento si chiede «se le zone interessate dai recenti episodi siano coperte da telecamere posizionate da privati e/o
dall’Amministratore Pubblico e se i relativi filmati siano stati estratti e salvati per individuare i
colpevoli», ma anche se non sia opportuno «aumentare la videosorveglianza», fino ad arrivare a chiedere all’amministrazione Antonelli «come, dopo diversi anni di governo della città, abbia declinato in azioni
concrete
il “sistema integrato di politiche per la sicurezza urbana”».

Il sacco azzurro per i fragili

Un altro tema di attualità è il sacco azzurro Agesp: qui interviene la consigliera Dem Valentina Verga, unica firmataria della mozione che invoca nel regolamento TARI «una disciplina ad hoc per le famiglie con soggetti fragili portatori di patologie che determinano la produzione di rifiuti “extra sacco rosso”». Questo perché, secondo Verga, «con il nuovo sistema di raccolta» queste famiglie sono «svantaggiate» per almeno tre motivi: «Per i lunghi tempi di raccolta che li costringono a stoccare i presidi sanitari per due settimane, perché sarebbe loro impedito l’accesso alle agevolazioni tariffarie sulla parte variabile della tariffa previste per i soggetti che non sforano il limite massimo di sacchi messo a disposizione da Agesp con aggravio dei costi a loro carico, per la necessità di dover acquistare a proprie spese numerosi rotoli di sacchi azzurri al costo di 2,50 euro a rotolo».

A che punto è il Sistema Bibliotecario

Il PD ne ha per tutti. È infine di Paolo Pedotti la prima firma sull’interrogazione «sull’ampliamento del Sistema Bibliotecario di Busto Arsizio a Gallarate e ai Comuni che facevano parte del sistema Panizzi», per sapere «quale sia lo stato della trattativa e quali siano i temi oggetto del confronto per la definizione della convenzione del nuovo Sistema, ed entro quali tempi si ritiene di concludere l’operazione».

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