Un’area senologica con apparecchiature nuove di zecca all’ospedale di Magenta

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MAGENTA – Nuovi spazi e tecnologie dedicate alla diagnosi e cura dei tumori del seno all’ospedale di Magenta. L’inaugurazione è avvenuta oggi, giovedì 21, nell’area dedicata di radiologia (nelle foto). Presenti all’evento i dirigenti dell’Asst Ovest Milanese e dell’ospedale, numerosi amministratori locali (sindaci, assessori e consiglieri regionali) e rappresentanti di associazioni locali di volontariato oncologiche. C’erano anche alcuni studenti del liceo artistico Einaudi di Magenta, accompagnati dal professore di discipline pittoriche Carmelo Lo Sardo, che hanno decorato le pareti dell’area con pannelli e colorati motivi floreali: come ha detto l’autore, Lorenzo, «sono disegni semplici ma che vanno dritto al cuore, non al cervello». Ne è nato un variegato bouquet di pittura murale per contribuire a rendere l’ambiente più sereno e rilassante per i pazienti.

Prosegue il rinnovamento della radiologia

La nuova area senologica del “Fornaroli” può contare su due mammografi, di cui uno nuovo (qui sopra), un ecografo donato dall’Aicit-Associazione intervento contro i tumori e due nuove Tac di cui una a 128 strati. Apparecchiature che, come ha sottolineato Rosa Maria Ferrara, direttore del reparto di radiologia e diagnostica per Immagini dell’ospedale, «aprono nuove possibilità di intervento. In particolare potremo fare anche lastre dell’apparato dentale a basso dosaggio di radiazioni, con maggiore tutela soprattutto dei pazienti in minore età.

«Oltre all’aspetto tecnico – ha aggiunto la dottoressa Ferrara – teniamo tantissimo al contatto umano con i pazienti, soprattutto con le donne che si interfacciano con il servizio di senologia. Abbiamo una bella squadra che ha una marcia in più, anche dal punto di vista umano. Il reparto è solo una piccola parte del rinnovamento in atto nell’area della radiologia, grazie ai fondi del Pnrr e alla spinta della direzione».

Laurelli: «Momento importante di comunità»

Il direttore generale dell’Asst Ovest Milanese, Francesco Laurelli, ha sottolineato che «questo è un investimento realizzato con fondi Pnrr, ma soprattutto con la partecipazione del volontariato, dei sindaci del territorio e di una scuola. Un momento importante di comunità in cui ognuno ha messo qualcosa. Lo restituiamo in termini di prestazioni e attività, che cercheremo di erogare al massimo delle nostre forze. È importante che una scuola ha collaborato all’allestimento dell’area, rendendola più bella e fruibile nell’accompagnare una parte della cura. E ringrazio tutto il mondo del no profit che contribuisce in alcuni casi agli investimenti e sempre nel seguire i pazienti dentro e fuori i percorsi di cura».

Per il sindaco di Magenta, Luca Del Gobbo, «quello di oggi è un altro importante traguardo per il nostro ospedale e ringrazio tutti coloro che ne hanno permesso la realizzazione, a partire dalla dirigenza. Come sindaco desidero rimarcare ancora una volta l’importanza del nostro ospedale, che non è solo di Magenta ma di un vasto territorio. Un ospedale che da sempre riesce a dare servizi di qualità elevata e questo grazie ai medici, agli operatori e agli infermieri e a tutto il personale che lavorano qui e lo fanno con tanta dedizione. E lo dico in particolare in considerazione del momento storico che stiamo vivendo: nella società di oggi dove tutto viaggia veloce ed è veicolato dai social, basta una piccola critica e questa diventa virale. Quello che si dice poco sono le cose che funzionano perché si danno per scontate. Questo ospedale rappresenta un’eccellenza nel territorio e confermo la vicinanza ad esso di tutti i sindaci».

Da parte sua, il presidente di Aicit, Daniele Bolzonella, ha ricordato che l’associazione «ha acquistato molte apparecchiature dal primo mammografo del 2009. Appena capiamo che ci sono delle necessità, cerchiamo di intervenire. La cosa che a noi interesserà sempre più di ogni altra sarà sempre prendersi cura del paziente nel momento in cui è più fragile». Infine il consigliere regionale Christian Garavaglia ha osservato come «oggi si sono combinati alla perfezione fattore umano e fattore tecnologico per dare una risposta sempre migliore al cittadino. Un plauso a chi ha contribuito, con l’auspicio che la Regione, che destina alla sanità l’80% delle sue risorse, mantenga la sua eccellenza in Italia e nel mondo».

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