Palaghiaccio Varese, Galimberti accelera: “Evitato il caso Vipiteno”. Polemica con Azione

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VARESE – Palaghiaccio, lavori verso il via. Con l’obiettivo di spacchettare il cantiere in modo da «completare la pista da ghiaccio già entro settembre 2021» per metterla a disposizione delle società sportive già per la prossima stagione. Ma la struttura di via Albani è ancora travolta dalle polemiche. Stavolta a far scoccare la scintilla è un post del sindaco Davide Galimberti, che commenta il crollo sotto la neve del Palaghiaccio di Vipiteno dicendo: «Queste cose possono purtroppo succedere, figuratevi su una struttura, come quella di Varese, che per decenni è rimasta senza interventi decisivi». Contro il sindaco si scagliano i “calendiani” varesini di Azione, che accusano Galimberti di aver compiuto una «mossa propagandistica per giustificare il proprio operato» ma soprattutto di aver «autorizzato» per 4 anni del suo mandato «l’utilizzo di una struttura già compromessa».

La situazione

Prima del botta e risposta sul caso di Vipiteno, il punto sulla situazione dei lavori era stato fatto dal sindaco Davide Galimberti e dall’assessore allo sport Dino De Simone in un incontro con le associazioni che utilizzano la struttura di via Albani, oggi chiusa in attesa del cantiere. Un faccia a faccia in cui Palazzo Estense ha fatto emergere l’intendimento di fare pressing sull’impresa aggiudicataria per far sì che il cantiere si svolga in due fasi, intervenendo prima sulla pista da ghiaccio in modo che possa essere pronta già entro settembre 2021, in tempo per la prossima stagione sportiva. L’alternativa, se ci saranno intoppi e rallentamenti, rimane il “piano B” della pista provvisoria da mettere a disposizione delle associazioni sportive fino alla conclusione dei lavori. Ieri il post sulla vicenda di Vipiteno, in cui Galimberti ha anche annunciato che «tra qualche settimana» inizieranno i lavori per il rifacimento dell’impianto.

Il post del sindaco

È davvero un grande dispiacere vedere accadere queste cose. Per fortuna senza conseguenze alle persone. Per questo però, pur comprendendo benissimo le polemiche di questi mesi sul tema Palaghiaccio e le difficoltà degli atleti e delle famiglie, non posso non interrogarmi.

Se queste cose possono purtroppo succedere, figuratevi su una struttura, come quella di Varese, che per decenni è rimasta senza interventi decisivi e in caso di nevicata eravamo costretti a chiuderlo.

Certo non avere un impianto accessibile per tanto tempo è un problema per tutti, ma amministrare significa prendersi delle responsabilità a volte impopolari. Caparbiamente però l’amministrazione da me guidata ha deciso di reperire i fondi e approvare la ristrutturazione totale del nostro Palaghiaccio, per tornare a ospitare grande sport in sicurezza. Tra qualche settimana inizieremo i lavori.

La nota di Azione

Immediata la risposta al sindaco Galimberti da parte del gruppo di Azione a Varese, in una nota firmata dal comitato esecutivo formato da Carlo Alberto Coletto, Andrea Di Salvo, Raffaella Demattè, Andrea Zanotti, Maurizio Marin e Carlo Marazzini. «Speculare sulle disgrazie altrui non è mai elegante» l’accusa dei rappresentanti del movimento fondato da Carlo Calenda.

Leggiamo, quasi attoniti, le dichiarazioni del nostro Sindaco dopo il crollo del Palaghiaccio di Vipiteno, che, con abile mossa propagandistica, utilizza per giustificare il proprio operato.

Premesso che speculare sulle disgrazie altrui non è mai elegante, apprendiamo con stupore che il Sindaco, lo afferma ammettendo che una simile sciagura sarebbe potuta accadere anche a Varese, ha concesso l’utilizzo del Palaghiaccio in questi ultimi anni conscio che vi sarebbe stato un rischio simile.

Ricordiamo che Galimberti è al Governo della città da cinque anni e che per quattro ha autorizzato l’uso della struttura, per sua stessa ammissione, già compromessa.

Ci chiediamo cosa sarebbe successo e come si sarebbe proceduto qualora non fossero state assegnate le Olimpiadi 2026 a Milano e Cortina e, conseguentemente, non vi fossero stati i fondi per la costruzione della nuova struttura? Ringraziamo, a questo punto, la buona sorte (non certo la buona politica) che ha evitato che potesse accadere un evento simile a quello di Vipiteno anche nella nostra Città e, soprattutto ai nostri figli.

Varese 2.0 “di lotta” sulla piscina del palaghiaccio e “di governo” sulla sicurezza

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