Palaghiaccio e scuole: in consiglio a Busto la nuova convenzione con la Provincia

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BUSTO ARSIZIO – Approda in consiglio comunale la revisione della convenzione tra Comune di Busto Arsizio e Provincia di Varese. Ancora lei: è la terza versione del documento che nel 2007 assegnò 38 milioni di euro alla città, tra cui gli oltre 5 per la realizzazione del Campus sportivo di Beata Giuliana, con il palaghiaccio che è divenuta l’opera simbolo di quell’epoca di grandi disponibilità finanziarie. Nella nuova convenzione il presidente della Provincia Emanuele Antonelli conferma al sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli gli 1,8 milioni di euro che attendono ormai da anni di essere spesi per completare lo scheletro in legno e cemento di via Minghetti. Risorse che l’amministrazione utilizzerà per alimentare il project financing da 21 milioni di euro che entro il 18 giugno dovrà vedere la luce con la presentazione dei progetti definitivi. È in quella data infatti (tre giorni dopo la scontata approvazione in sala esagonale della revisione della convenzione, in programma lunedì 15 giugno) che è fissata la scadenza del bando europeo, a cui dovrà partecipare la Noka, la società che ha promosso il “project”, ma a cui potranno partecipare anche altri soggetti presentando eventuali offerte migliorative.

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La convenzione del 2007

C’era una volta la maxi-convenzione tra Busto Arsizio e la Provincia di Varese. Era il 2007, sindaco Gigi Farioli e presidente della Provincia il bustocco Marco Reguzzoni, e furono programmati interventi per 38 milioni di euro, tra cui alcuni che segneranno il futuro della città, a partire dal palaghiaccio di Beata Giuliana. Ma anche la nuova sede del liceo artistico Candiani in via Manara, le rotatorie sul Sempione, il terminal intermodale di Sacconago, la sistemazione di villa Calcaterra. Nel 2013 il primo “tagliando” della convenzione, con l’accantonamento del progetto del Campus scolastico, che sarebbe dovuto sorgere sui terreni ora destinati all’ospedale unico, la rinuncia della Provincia agli spazi di villa Calcaterra e la liquidazione della Fondazione Blini, mai decollata.

Dai milioni alle briciole

Ora, con le figure di sindaco e presidente della Provincia che coincidono nella persona di Emanuele Antonelli, per la convenzione è arrivata l’ora di un nuovo aggiornamento. Anche se in 12 anni si vede quanto sia cambiato il mondo, dalla pioggia di milioni dell’era Reguzzoni alle poche briciole rimaste oggi. I fondi a disposizione sono rimasti praticamente gli stessi di allora: vengono confermate le risorse per il completamento del palaghiaccio, che Palazzo Gilardoni punta a “girare” al pool di privati che ha lanciato il progetto del Campus sportivo. Le cui strutture, palaginnastica incluso, potranno essere utilizzate, in base alla nuova convenzione, anche dalle scuole superiori di competenza provinciale.

Non solo palaghiaccio

Ci sono 500mila euro per la sistemazione della sede scolastica di piazza Trento e Trieste, che rimarrà in parte in uso alla Provincia, mentre il Comune cederà alla Provincia una parte di sedime attorno al liceo Candiani, in parte al confine con il parco Foscolo, per realizzare un nuovo accesso all’istituto. E ancora, viene certificata la rinuncia all’unica rotatoria sul Sempione ancora non realizzata, quella di via Tasso al confine con Olgiate, rimpiazzata da un sistema di semafori intelligenti. Infine, viene confermata la destinazione scolastica dell’Isis Facchinetti di via Azimonti, fabbricato di interesse storico monumentale (progettato da Richino Castiglioni) in parte di proprietà comunale: restano però da trovare 25 milioni di euro per il progetto di recupero e riqualificazione energetica messo a punto dal Politecnico di Milano.

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