Corruzione e usura: chiesti 8 anni e 9 mesi per ex vice preside del Maggiolini di Parabiago

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PARABIAGO – Corruzione, usura e abuso d’ufficio: questi i reati contestati all’ex vice preside dell’Istituto superiore Maggiolini di Parabiago Alfonso Cocciolo e ad altre 7 persone con lui a dibattimento. E oggi, giovedì 21 dicembre, per l’ex vice preside il pubblico ministero Ciro Caramore ha chiesto una condanna a 8 anni e 9 mesi.

Le indagini della finanza

Indagati anche alcuni impiegati amministrativi della stessa scuola e imprenditori di Magenta, Gallarate e Olgiate Olona e prestanome che in più occasioni avrebbero svolto lavori di manutenzione e fornito materiali all’istituto. Agli imputati si contesta il fatto di aver organizzato, con la compiacenza degli imprenditori interessati, un sistema tale che attraverso lo spacchettamento degli interventi da realizzare a scuola si potessero eludere le regolari procedure di gara, affidando incarichi senza superare mai i limiti di spesa per i quali si sarebbe invece dovuto ricorrere a gare di evidenza pubblica. Le indagini erano state svolte dalla guardia di finanza.

Sentenza a gennaio

La posizione di Cocciolo è quella più delicata: a lui si contestano anche casi di usura. Alla notizia dell’apertura delle indagini, l’architetto legnanese Cocciolo si era dimesso dall’incarico di vice preside del Maggiolini. La sentenza è attesa a gennaio.

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