CASTELLANZA – Centinaia di nuovi alberi a Castellanza grazie al progetto “Piantalalì” di Ferrovie Nord, il maxi-piano di piantumazioni previsto nell’ambito della riqualificazione dell’asse ferroviario Cadorna-Malpensa in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Sono due gli interventi programmati a Castellanza e approvati nei giorni scorsi dalla giunta Cerini con un’apposita delibera: il rimboschimento dell’area verde a ridosso del nuovo polo commerciale all’ex Mostra del Tessile e la creazione di un “prato alberato” nelle vicinanze della stazione di Castellanza.
Le aree interessate
Sono infatti due le aree nella disponibilità del Comune di Castellanza che rientrano nel piano “Piantalalì” di Ferrovie Nord. Precisamente un’area di 10.687 metri quadrati che rientra nel perimetro del PLIS Parco Alto Milanese di proprietà del Comune di Castellanza, vicino al futuro polo commerciale dell’ex Mostra del Tessile, e un’altra area di 4.142 metri quadrati nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Castellanza, in territorio del comune di Busto Arsizio. Si tratta di un’area di proprietà di Trenord ma affidata al Comune di Castellanza per la manutenzione.
Gli interventi in progetto
Il progetto prevede, per l’area vicino all’ex Mostra del Tessile, la realizzazione di un “polmone” verde a disposizione dei cittadini attraverso un rimboschimento che consenta adeguata schermatura tra l’area pubblica da riqualificare e l’intervento commerciale tramite la messa a dimora di essenze disposte in filari multipli, nonché l’incremento del patrimonio arboreo attraverso una soluzione paesaggisticamente progettata. Tra gli obiettivi c’è anche quello di attrarre l’avifauna con uno spazio verde pensato come “area rifugio” o come “area di approvvigionamento” per gli uccelli. Per l’area vicino alla stazione Nord invece, data la posizione interclusa nell’urbano viene proposta la realizzazione di un “prato alberato”: una funzione legata maggiormente al benessere dei cittadini, andando a mitigare a livello microclimatico le isole di calore tipiche dei contesti urbani, favorendo l’ombreggiamento e contribuendo a diminuire l’evaporazione dell’umidità al suolo, anche in previsione di future estati siccitose.