La piazza, l’area feste, il centro cottura e il nuovo asilo nido: come cambia Albizzate

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ALBIZZATE – Il 2020 sarà il quarto e ultimo anno completo dell’amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco Mirko Zorzo. Con l’approvazione del bilancio dei prossimi dodici mesi, approdato in consiglio comunale come consuetudine prima della fine dell’anno, è evidente quale Albizzate vuole lasciare la coalizione a termine del mandato a primavera 2021. Quattro le grandi opere nella testa e nei programmi di Zorzo e del suo esecutivo: il restyling di piazza IV Novembre, l’area feste, il centro cottura e il nuovo asilo nido.

L’area feste

I lavori all’area feste, da realizzare all’interno dell’ex chiesa dell’istituto San Luigi, sono già iniziati da mesi. «A febbraio saranno terminati», dice il sindaco. Diventerà una sala polifunzionale, con una capienza superiore alle 350 persone, che Albizzate oggi non ha. «Per la festa di Natale la scuola primaria è stata costretta a prendere a noleggio il teatro di Jerago», sottolinea Zorzo per rispondere ancora una volta alle critiche delle minoranze che non la ritengono una priorità. Per il 2020 l’amministrazione ha stanziato altri 75mila euro per il terzo e ultimo lotto, ovvero la sistemazione dell’area esterna con il montaggio di alcune strutture fisse, a partire da un palco all’aperto.

La nuova piazza

Con le risorse già inserite nel bilancio 2019, partirà nel 2020 anche il primo dei tre lotti per il restyling totale di piazza IV Novembre. Con il bilancio 2020, invece, il consiglio comunale ha approvato l’altra sera lo stanziamento di ulteriori 373mila euro che serviranno a finanziare il secondo e terzo (l’ultimo) lotto. L’obiettivo dell’amministrazione è arrivare a scadenza di mandato con il cantiere ultimato, trasformando quello che oggi è poco più di un nastro di asfalto in un luogo di incontro accogliente ed elegante.

Asilo nido e centro cottura

Spetterà invece all’iniziativa imprenditoriale sia la realizzazione del centro cottura (destinato alla mense scolastiche e ai pasti a domicilio per persone in difficoltà) sia l’attivazione di un asilo nido nel capoluogo. Entrambi verrebbero realizzati con lo strumento del project financing negli spazi oggi vuoti all’interno dell’ex municipio. «Nel 2020 ci aspettiamo che i privati si facciano avanti». Il percorso sarà lungo e l’avvio dei cantieri non avverrà certamente nei prossimi dodici mesi. Ma l’obiettivo è porre basi solide per il futuro.

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