Picnic e nuovi alberi al Campo dei Fiori per i 130 anni della Spasciani di Origgio

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ORIGGIO – Per l’azienda Spasciani Spa di Origgio il 2022 è un anno di grande significato, per il traguardo dei 130 anni di attività. Era infatti il 1892 quando il fondatore, Riccardo Spasciani, intuì l’importanza di progettare e produrre apparecchiature per prevenire gli infortuni sul lavoro e fondò in un laboratorio nel cuore di Milano l’azienda, che da allora porta il nome di famiglia. Oggi come allora l’impegno della Spasciani è rivolto alla progettazione e innovazione di prodotti sempre all’avanguardia, cui si uniscono iniziative che salvaguardino e tutelino il benessere delle persone, a partire dalla comunità di appartenenza. 

«Traguardi dell’azienda gli stessi della comunità in cui opera»

Per questo l’azienda ha deciso di celebrare l’anniversario coinvolgendo tutti i suoi collaboratori interni e la sua filiera produttiva, molto radicata nel territorio lombardo, in un picnic con le famiglie presso il Villaggio Cagnola, nel cuore del Parco del Campo dei Fiori a Varese (nella foto in alto). La volontà è stata quella di ricordare a tutti che i traguardi dell’azienda sono quelli della comunità in cui è inserita.

Allo stesso scopo, l’azienda ha deciso di intervenire concretamente con un progetto di ripristino di 5.000 metri quadri di bosco nell’area della vetta del Campo dei Fiori. Nell’autunno 2020 l’area è stata colpita da una tempesta con venti oltre i 110 km/h che abbatterono piante e interi lotti boschivi in tutto il territorio del parco. Una delle aree più colpite fu quella in prossimità dell’osservatorio astronomico.

In arrivo centinaia di piante dopo la tempesta del 2020

A seguito di un confronto tra l’Ente Parco regionale Campo dei Fiori e Spasciani Spa è stata valutata positivamente la possibilità di effettuare un intervento di ripristino, di cui l’azienda si farà carico. Il Parco, tramite affidamento a imprese boschive qualificate che operano in loco, si prenderà carico di ripristinare il bosco collassato e mettere a dimora tra 500 e 1.000 esemplari di latifoglie (specie arboree e arbustive) che saranno munite di tutore, tubo di protezione e biodisco pacciamante (un disco di materiale naturale posto alla base delle piante per proteggerne la crescita). Le piante saranno messe a dimora dall’ultima settimana di ottobre, quando vi saranno le migliori condizioni meteo-atmosferiche.

La zona che sarà sottoposta all’intervento (qui sopra) è attigua a uno dei balconi panoramici più belli della Lombardia: da qui si gode una vista impareggiabile sulla Pianura Padana, Milano e i laghi. La speranza è che l’attività di ripristino possa, negli anni a venire, riportare questo luogo allo splendore di un tempo.

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