Nuove rotte di Malpensa, il Piemonte alza la voce. I Comuni scrivono al ministero

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MALPENSA – Il tema delle nuove rotte di Malpensa supera i confini lombardi e raggiunge i vicini del Piemonte. Cinque Comuni – Castelletto sopra Ticino, Marano Ticino, Oleggio, Pombia e Varallo Pombia – uniscono le forze con la Provincia di Novara e sottoscrivono una lunga lettera indirizzata al ministero dell’ambiente e della Sicurezza energetica e a quello delle Infrastrutture e dei Trasporti. Lamentando di essere stati esclusi dalla Commissione aeroportuale del 14 marzo scorso, durante la quale è stata discussa la sperimentazione delle nuove Sid e si è approvata la zonizzazione acustica.

I Comuni estromessi

Da anni i Comuni piemontesi sostengono di essere «estromessi» dalla Commissione. Ma questa volta, il tema sul tavolo è così importante che hanno deciso di alzare la voce. Quindi hanno ribadito la loro condizione con la lettera ai ministeri: «Si è arrivati addirittura a non essere più messi nemmeno a conoscenza delle riunioni della Commissione dalla fine del 2021, e fino a quella convocata per il 14 marzo». Ma soprattutto entrano nel merito dei temi affrontati: l’approvazione della Zonizzazione Acustica e la sperimentazione di nuove Sid, che hanno preso il via il 18 aprile.

La voce del territorio

Scrivono: «Di tale riunione eravamo completamente all’oscuro e abbiamo avuto contezza del suo contenuto solo successivamente ad un accesso agli atti. È evidente che le decisioni richiamate – ma non solo – sono state assunte senza la partecipazione dei rappresentanti del territorio piemontese e, soprattutto, senza che addirittura ne venissimo a conoscenza per il tramite dell’invito come semplici uditori». E aggiungono: «La voce del nostro territorio, le sue esigenze, le sue peculiarità e soprattutto l’apporto scientifico e delle rilevazioni acustiche oltre che ambientali della nostra Arpa non sono mai state prese in considerazione». Insomma, scrivono sindaci e Provincia di Novara, «tali decisioni hanno, ed è evidente, un importante riflesso e comportano ricadute sia sulla salute dei cittadini che dell’ambiente del territorio piemontese».

Le richieste

Quindi una serie di richieste. Come dare una «definitiva cornice normativa ed interpretativa della questione» e che «si preveda la chiara esposizione del ruolo e conseguente reintegrazione degli enti piemontesi (Provincia e Comuni) all’interno della Commissione Aeroportuale quali componenti a pieno titolo e con diritto di voto». Ma anche che venga «valutata la possibilità di partecipazione ai lavori della Commissione di Arpa Piemonte». E nel caso in cui il ruolo degli enti piemontesi dovesse risultare di uditore, senza diritto di voto, «si chiede di motivare adeguatamente tale posizione». Infine, la valutazione come «ugualmente legittimo l’ingresso in Commissione aeroportuale dell’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, Ente strumentale della Regione Piemonte».

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