Pinciroli: «Che c’azzecca Berlusconi con Busto? Ci ha pure scippato un senatore»

L'ultima visita di Silvio Berlusconi a Busto Arsizio, nel 2019 allo stadio. Nel riquadro, Livio Pinciroli

BUSTO ARSIZIO – «Un’intitolazione a Silvio Berlusconi? Non ci azzecca niente con Busto Arsizio. Anzi, ci ha pure “scippato” un seggio di senatore alle penultime elezioni politiche, consegnandolo ad Adriano Galliani invece che a Gigi Farioli». Livio Pinciroli, ex consigliere comunale della Lega, interviene per dire la sua sul dibattito in corso sulla proposta, avanzata dal gruppo di Forza Italia, di dedicare uno spazio pubblico in città in ricordo di Berlusconi, il tre volte premier deceduto un mese fa. E mette in campo una serie di alternative, «che per Busto hanno più meriti», come Peppino Mancini, Luigi Borri, Gian Pietro Rossi e monsignor Marino Colombo.

«Berlusconi? Per me è No»

«Pur riconoscendo che Silvio Berlusconi è stato un grande uomo d’affari, un rivoluzionatore in campo televisivo, un grande presidente – e anch’io continuo a considerarlo il mio presidente, ma del Milan – purtroppo con Busto Arsizio non ci acchiappa niente» la “sentenza” di Pinciroli, bustocco doc di Borsano. «Non solo Berlusconi per Busto non ha fatto nulla di cui ricordarsi, ma anzi, ci ha persino “scippato” un posto da senatore, alle elezioni politiche del 2018, quando preferì “catapultare” nel nostro seggio Adriano Galliani, poi eletto, al posto del mitico Gigi Farioli, che invece rimase escluso».

«Proposta da bocciare»

Ecco perché Pinciroli afferma di essere «nettamente in disaccordo» con l’ipotesi all’ordine del giorno del consiglio comunale, di intitolare una via, una piazza o uno spazio pubblico a Silvio Berlusconi. «A Busto ci sono diverse personalità che hanno fatto grande Busto, che meriterebbero di essere ricordate nella toponomastica cittadina – sostiene l’ex consigliere comunale – non sprechiamo le opportunità che ci sono sull’onda dell’emotività per la scomparsa di Berlusconi, che con Busto, a differenza ad esempio di Portofino, non ha niente a che vedere».

Le alternative di “Pinci”

Tra queste personalità, Livio Pinciroli cita in primis Cipriano Facchinetti, «grande uomo, grande cittadino di Busto, per il quale sono d’accordo nella proposta di intestargli il Terminal 2 di Malpensa», ma anche altre figure di spicco. Come «il sette volte sindaco e senatore Gian Pietro Rossi, che ha dedicato parte della sua vita a Busto. Nemmeno per lui si è fatta richiesta di una deroga e dovremmo farla per Berlusconi?». Oppure Giuseppe Mancini, per tutti Peppino, l’imprenditore che fondò Altomilanese, la prima tivù libera via etere d’Italia (citata anche da Gigi Farioli per giustificare l’intitolazione a Berlusconi), Luigi Borri, «protagonista di un grande gesto di generosità per la comunità bustocca con la donazione della Colonia di Alassio», o ancora «mio zio monsignor Marino Colombo al quale hanno dedicato solo rotonda, eppure ha fatto eseguire importanti restauri della chiesa di Santa Maria negli anni 80, che in pochi ricordano».

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