«Portiamo a Busto il museo dei Beatles. In onore di Lucio Flauto». Appello del Pedela

I Beatles con Lucio Flauto al velodromo Vigorelli

BUSTO ARSIZIO – «Il museo dei Beatles di Brescia è rimasto senza casa. Perché non lo portiamo qui, visto che era di Busto il “quinto Beatle” italiano, il grande Lucio Flauto?». Un appello, forse un sogno, quello di Antonio Tosi, conosciuto a tutti come “Pedela” (e nel periodo di Carnevale come Tarlisu, visto che è lui ad impersonarlo), che arriva dopo aver letto la notizia che il museo dei “memorabilia” dei Fab Four di Liverpool, «l’unico riconosciuto in Italia», sta per essere “sfrattato” dalla sua attuale sede, una sala del Museo delle Mille Miglia di Brescia.

“Help!”

Antonio “Pedela” Tosi

«Help! I need somebody…Help! Not just anybody…» cantavano i Beatles. Ed è il grido lanciato recentemente dall’Associazione dei Beatlesiani d’Italia (BDIA) dopo che la direzione del museo della corsa più bella del mondo, che si trova nel complesso di Sant’Eufemia a Brescia, ha annunciato di doversi riprendere lo spazio della sala Ajmo Maggi, che da quasi 13 anni era stato messo a disposizione degli appassionati del celebre quartetto per esporre cimeli, dischi, foto, libri, posters, autografi, indumenti, targhe dedicate alla “Beatlemania”. «Ci hanno invitato a cercare un’altra location – ha dichiarato all’Ansa Rolando Giambelli, anima di BDIA – è stato un fulmine a ciel sereno». A 20 anni dall’inaugurazione, il The Beatles Museum di Brescia, gemellato con il Liverpool Beatles Museum della città che ha dato i natali alla band, rischia di rimanere senza sede. E allora da Busto potrebbe arrivare un’ancora di salvezza?

«A Busto in onore di Lucio Flauto»

«Servono 100 metri quadrati di spazio» fa sapere Antonio Tosi, che candida apertamente Busto Arsizio ad ospitare la collezione, appellandosi alle istituzioni per un’occasione che potrebbe essere unica. «Quale location migliore della città che può vantare il “quinto Beatle” italiano, Lucio Flauto?». L’artista bustocco, indimenticato protagonista degli anni pionieristici delle tv libere (Telealtomilanese e Antenna3) con il mitico “Pomofiore”, è stato infatti il presentatore ufficiale dell’unico concerto italiano dei Beatles (in coppia con la soubrette Rossella Como), nel 1965 al velodromo Vigorelli di Milano. Flauto salì sul palco insieme ai “Fab Four” e leggenda narra che avesse persino accompagnato in auto da Roma a Milano Ringo Starr, che aveva paura di viaggiare in aereo. Era il 24 giugno, giorno della Festa patronale di San Giovanni, un’altra coincidenza che porta il destino a legare i Beatles a Busto.

busto arsizio beatles flauto – MALPENSA24