Quella maglia biancoblù: nel libro di Marco Van Basten fa gol la Pro Patria

BUSTO ARSIZIO – Cosa c’entra la Pro Patria nella biografia “Fragile” di Marco Van Basten, uno dei più grandi campioni di calcio mondiali costretto troppo presto ad appendere le scarpette al chiodo? Apparentemente niente: ma la risposta non è corretta, perché sfogliando le pagine del libro dell’asso del Milan di Sacchi ad un certo punto ci si imbatte, quasi per caso, in una foto di un Marco sorridente in abiti civili abbracciato ad un giocatore che indossa una maglia a righe orizzontali biancoblù. Una casacca del genere in Italia ce l’ha solo una squadra e, dopo uno sguardo più attento, sullo sfondo si riconoscono pure i vecchi gradoni dei popolari dello stadio “Speroni”.

Ma chi è quel tigrotto?

La memoria scorre indietro nel tempo, alla fine degli anni 80, quando il Milan degli olandesi e di Sacchi insegnava calcio in Italia e in Europa. A quei tempi, con la Pro Patria a galleggiare in C2, la rivoluzione orange investì anche Busto Arsizio, con l’approdo in biancoblù del tulipano Ricky Testa la Muta, calciatore olandese non certo irresistibile, né tanto meno indimenticabile, a parte – perché c’è sempre un’eccezione… – quella sua amicizia fraterna con Marco Van Basten. Un’amicizia che non cambiò certo le sorti calcistiche dell’attaccante tigrotto, classica meteora passata alla ribalta più fuori dal campo che nel rettangolo verde di gioco, ma se non altro portò visibilità alla Pro Patria, allora come oggi.

Pro Patria Marco Van Basten – MALPENSA 24