Matteo Richetti a Varese per Azione e Coletto: «Mai con Lega e 5 Stelle»

Richetti Varese

VARESE – La crescita di Azione in città, le diverse scelte di alleanza in provincia e il sostegno al candidato sindaco Carlo Alberto Coletto: sono i temi toccati dal senatore Matteo Richetti in occasione della sua visita a Varese questa mattina, domenica 19 settembre. Richetti ha sottolineato che Azione non sarà mai in alleanza con sovranisti e populisti e ha rivelato che il Pd aveva fatto pressing per avere il sostegno del movimento.

Richetti Varese

Mai con gli estremisti

All’arrivo a Varese, dove ha partecipato ad una colazione in centro, Richetti è subito entrato nel vivo dei temi della campagna elettorale, rilevando alla stampa un retroscena che risale a qualche mese fa. «Quando abbiamo deciso di candidarci il sindaco uscente e il Pd hanno fatto un forte pressing per avere il nostro sostegno e la motivazione era che i 5 Stelle erano assolutamente irrilevanti e che la nostra fermezza nel dire che non partecipiamo a coalizioni populiste poteva essere messa da parte, perché i grillini non è che contassero così tanto. Quando è arrivato Conte sembrava il pifferaio magico con i topini: Alfieri, Galimberti… poi chiedete alla Gadda cosa ne pensa considerato che hanno Italia Viva che un giorno dice “Ringraziateci perché non c’è più Conte” e ovunque sono in coalizione con loro». Poi una battuta in vista del possibile ballottaggio e in risposta a Matteo Salvini. «Al ballottaggio gli altri dovranno decidere se sostenerci oppure no. Vedo che Salvini si arrabbia se vince al ballottaggio: è l’unica cosa su cui sono d’accordo, mi arrabbio anch’io se vince Salvini». Quindi Richetti ha spiegato le diverse scelte di alleanza di Azione sul territorio. «Noi non partecipiamo a coalizioni dove ci sono i sovranisti e i populisti».

Laboratorio del welfare

Richetti ha parlato di una Varese che deve trovare una visione. «Mi piange il cuore doverci confrontare su una città che perde lentamente attrattività. Questa stagione di ricostruzione la incontra chi ha progetti e idee». Il cofondatore di Azione ha parlato del sociale come nuova vocazione per la città giardino. «Non potete abbandonare la manifattura e le industrie, sono spazi che creano occupazione. Da una città industriale ci si apre nuovi filoni di investimento. Diventiamo la prima città laboratorio che fa del welfare un filone di occupazione per i ragazzi». Richetti si è soffermato anche sulla crescita che Azione ha avuto in città in pochi mesi e sull’abbandono di Mauro Gregori.

Servizi, turismo e cultura

Anche Carlo Alberto Coletto ha messo a fuoco la visione di Azione per il futuro di Varese, una proposta incentrata su tre pilastri. «Crediamo fortemente in una visione di città diversa, una visione di città integrata, fondata su servizi, turismo e cultura. L’offerta culturale di Varese è povera, l’Orchestra Canova non ha un luogo in cui provare. Galimberti ha fatto un accordo di 99 anni per il Politeama dove si potranno fare solo alcuni tipi di spettacoli e il vecchio teatro sarà abbattuto». Coletto ha parlato anche della lista di candidati di Azione, composta da persone di ogni categoria professionale, 13 under 30 e 18 under 35. «Abbiamo deciso che è giunta l’ora di cambiare – ha aggiunto – non siamo pochi, non siamo il partito dell’1%, siamo tanti. Non siamo gente di slogan ma di contenuti, se non andassimo noi al secondo turno andremo se e solo con chi sposerà le nostre idee». Quindi ha parlato del voto ad Azione come unico «voto utile».