Rogora a Loschiavo: «Politica dei fatti? Fa bene a completare i miei progetti»

BUSTO ARSIZIO – «Politica dei fatti e politica delle chiacchiere? Spero di aver capito male il senso del post dell’assessore Loschiavo, perché da anni si vedono risultati concreti sulla viabilità e sul trasporto pubblico. E devo ringraziarlo perché sta portando avanti tutti i progetti che erano stati impostati quando io ero in giunta». Parole di Massimo Rogora, consigliere comunale di Fratelli d’Italia e predecessore di Salvatore Loschiavo nel ruolo di delegato alla mobilità e ai trasporti, alla luce di un post su Facebook dell’attuale assessore che qualcuno ha interpretato come una velata frecciatina a chi c’era prima di lui.

Il “caso” del post

Galeotto fu il post di Loschiavo, che aveva “condito” la notizia delle nuove fermate degli autobus a MalpensaFiere e in zona industriale con un commento pepato: «Questa è la politica dei fatti, la politica della giunta Antonelli. L’altra è la politica delle chiacchiere». Parole che sarebbero state una risposta alla recente uscita di Alberto Amato sulla pista ciclabile di piazza Manzoni, ma che hanno suscitato una ridda di messaggi e di congetture nelle chat della maggioranza. Con il sospetto che Loschiavo potesse aver voluto in parte anche punzecchiare i suoi predecessori che non erano riusciti a centrare l’obiettivo delle nuove fermate.

Fare… e completare

«Premetto che mi scuso se ho mal interpretato e travisato la sua frase, se come dice lui si riferiva a qualcun altro, ma da quel che leggo sembra quasi che gli assessori precedenti fossero rappresentanti della “politica delle chiacchiere” – sostiene Max Rogora – io invece devo ringraziare l’assessore Loschiavo e fargli i complimenti per essere riuscito a portare a casa due obiettivi su cui io da tempo stavo lavorando, e che avevo già portato in delibera per fare richiesta all’agenzia di bacino del TPL, vale a dire le fermate del bus a MalpensaFiere e in zona industriale. Ma anche il rialzo di viale Diaz e il senso unico di via Machiavelli, la rotatoria di San Michele diventata definitiva e quella in zona industriale, le piste ciclabili di via Marco Polo e viale Sicilia, anche se io le avrei fatte in modo leggermente diverso: sono tutte opere che sono state programmate durante il mio mandato e che ora l’assessore Loschiavo è stato bravo a completare. Forse mancano solo il senso unico di via Favana, davanti al cimitero, e la rotatoria tra via Magenta e via Marco Polo».

Come il Napoli di Spalletti

«Se poi parliamo di politica dei fatti – aggiunge l’ex assessore Rogora – ne sono un esempio pure i nuovi capolinea del trasporto pubblico urbano spostati a costo zero per l’amministrazione, anche grazie al supporto della consigliera provinciale delegata ai trasporti Paola Reguzzoni, oppure il rinnovamento della flotta dei pullman, passata durante il mio assessorato da un’età media di oltre 30 anni a 6/7 anni, o ancora il costo del servizio di trasporto pubblico, sceso da 1,2 milioni a 900mila euro per far risparmiare l’amministrazione comunale. Tutte iniziative su cui gli altri assessori che mi hanno preceduto, da Lista a Fantinati, avevano già seminato. Perché siamo come gli allenatori di calcio, che creano le squadre e non è detto che debbano vincere subito lo scudetto, ma magari lo si vince due o tre anni dopo con un altro allenatore. Un po’ come il Napoli di Spalletti». Anche se Rogora, in tema di autobus, non manca di ribadire un paio di richieste all’assessore Loschiavo: «Spero che sistemi la fermata di via per Cassano che è troppo a ridosso del semaforo e che riesca a spostare il capolinea di Sant’Anna in via per Cassano per evitare che i bus rimangano con il motore acceso sotto i condomini».

busto arsizio max rogora loschiavo – MALPENSA24