«Basta gas di scarico sotto la finestra». Protesta al capolinea dei bus a Sant’Anna

BUSTO ARSIZIO – «Pullman fermi con il motore acceso al capolinea di Sant’Anna, adesso è ora di finirla. Non ne posso più di respirare gas di scarico sotto la finestra di casa mia». La protesta di Rosario Codespoti, residente di via Stoppani a Sant’Anna, contro la fermata dell’autobus di via Fogazzaro, all’angolo con via Masaccio, vicino alle poste del Villaggio. «Ho già litigato più di una volta con gli autisti – racconta l’abitante del quartiere – non si capisce perché debbano tenere il motore acceso per 5-10 minuti ogni volta che arrivano prima dell’orario esatto di partenza della corsa. Ogni ora devo sorbirmi almeno 20 minuti di gas di scarico che salgono verso la mia finestra che si affaccia su via Masaccio».

Esasperato

La fermata di via Fogazzaro a Sant’Anna è particolare, perché rappresenta il capolinea di arrivo e ripartenza di diverse linee del servizio urbano della Stie, ma anche la fermata dei pullman di Flixbus, l’operatore privato low cost dei viaggi a lunga percorrenza. Tra una corsa e l’altra, capita spesso che l’autobus rimanga in sosta alla fermata anche per diversi minuti, in attesa dell’orario esatto della ripartenza della nuova corsa. «A me non dà fastidio la fermata del pullman, ma il fatto che gli autisti non spengano il motore quando devono stare fermi per 10 minuti – sostiene Rosario Codespoti – io sono costretto a tenere la finestra chiusa anche d’estate per non essere impestato dai gas di scarico, ma mi chiedo se sia giusto che il quartiere debba subire tutto questo inquinamento inutile quando basterebbe spegnere il motore e riaccenderlo quando si deve ripartire». L’esasperazione lo porta ad appellarsi alle istituzioni e in particolare all’amministrazione comunale: «Non se ne può più, facciano qualcosa per risolvere questo problema». Ad esempio, la sua proposta, si potrebbe «spostare il capolinea» in una zona lontana dalle abitazioni, come ad esempio dalle parti di MalpensaFiere.

Il precedente

Un film già visto, negli scorsi anni, pochi chilometri più in là, sempre a Busto, nel quartiere di San Giuseppe: in quel caso a far protestare i residenti era il capolinea di piazzale Solaro, di fronte al vecchio ingresso dell’ospedale, dove regolarmente gli autobus rimanevano parcheggiati con il motore acceso in attesa di ripartire. Per sbarazzarsi degli ingombranti e inquinanti “bisonti” arancioni e blu, però, ci sono voluti vent’anni. Ai tempi dell’amministrazione di Gigi Rosa (2002-2006) fu costruito un capolinea nuovo di zecca, in via Formazza, mai attivato, fino a quando l’assessore alla mobilità Massimo Rogora, in tandem con l’allora delegata provinciale ai trasporti Paola Reguzzoni, non è riuscito a far traslocare il capolinea alle due stazioni ferroviarie, FS e Nord.

busto arsizio sant’anna pullman – MALPENSA24