BUSTO ARSIZIO – Salgono a 51 i pazienti Covid nei tre ospedali di ASST Valle Olona, di cui 27 a Busto Arsizio, 16 a Gallarate e 8 a Saronno. Sono solo 10 i pazienti in più rispetto a due settimane fa, a fronte di un incremento molto più accentuato dei ricoveri in Lombardia, dove sono ormai più di 1100. «Nessuna delle nostre tre rianimazioni è al momento coinvolta nella rete di Areu» chiarisce il direttore sanitario dell’azienda Claudio Arici. In questo modo si salvaguarda la piena funzionalità dei tre ospedali che devono anche fare fronte alla situazione critica degli anestesisti.
I dati dagli ospedali
A oggi, 7 dicembre 2021, sono ricoverati negli ospedali dell’ASST Valle Olona 51 pazienti Covid, così suddivisi: 27 a Busto Arsizio, 16 a Gallarate e 8 a Saronno. Di questi, 11 sono i pazienti in ventilazione assistita non invasiva (casco C-Pap): 6 a Busto, 4 a Gallarate e uno a Saronno. Nessun paziente in questo momento è nei reparti di terapia intensiva, anche perché l’ormai palesata situazione di criticità nell’organico per quanto riguarda il personale specializzato in anestesia e rianimazione rende preferibile in questa fase il ricorso al trasferimento all’esterno dei pazienti che necessitano di essere intubati. L’età media dei pazienti Covid è tornata ad alzarsi, a 74 anni, a fronte dei 69 anni di settimana scorsa. Inoltre, risultano esserci 8 persone in accertamento al Pronto soccorso dell’ospedale di Busto Arsizio per sintomatologia riconducibile a SARS-CoV-2.
«Situazione fluida»
«Per rispondere all’incremento di richieste di ricovero oggi, nei tre Presidi ospedalieri di Busto Arsizio, Gallarate, Saronno, sono attivi 51 posti letto con una riserva ulteriore di 6 posti letto per le persone non assorbibili all’interno della rete lombarda sulla base delle indicazioni di AREU, l’agenzia regionale di emergenza ed urgenza – afferma il direttore sanitario dell’ASST Valle Olona, dottor Claudio Arici – nessuna delle nostre tre rianimazioni è al momento coinvolta nella rete, mentre abbiamo in disponibilità 14 posti letto per subacuti nel presidio di Saronno per dimessi che non possono ancora andare al domicilio, poiché necessitano comunque di un po’ di assistenza. Si tratta di una situazione ancora molto fluida e, di concerto con Regione Lombardia, adegueremo giorno per giorno le disponibilità di posti letto sulla base delle esigenze».
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