Servizi Sociali a Samarate, Alampi: «Dalla minoranza critiche senza sapere i fatti»

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SAMARATE – «Bisogna conoscere tutta l’attività svolta prima di criticare. E dire che l’amministrazione di Samarate non investe nei Servizi Sociali significa non conoscere la situazione». L’assessore alla partita Nicoletta Alampi non ci sta. Dopo l’ultima Commissione, la minoranza di Progetto Democratico ha presentato una serie di osservazioni per sottolineare «quanto precario sia lo stato di salute dell’offerta pubblica nel nostro Comune». Toccando alcuni argomenti sensibili. Considerazioni che hanno portato l’assessore a togliersi qualche sassolino dalla scarpa in occasione della conferenza stampa di ieri, 12 luglio, volta a presentare le nuove agevolazioni Tari, con sconti del 50% sulle utenze non domestiche. A questo si aggiunge il rinnovo del buono 0-18, fondi dal distretto di Gallarate per le Politiche Sociali, con 11mila euro in buoni da destinare alle famiglie che hanno avuto spese per servizi come pre e post-scuola, mensa o attività sportive.

«Mi sento offesa»

«Noi abbiamo a che fare con i cittadini sempre. E tutto questo scontento non lo vedo», ha detto Alampi. «Mi sento offesa per i dipendenti che lavorano in questo settore ore e ore al giorno». Che la politica abbia i suoi momenti di confronto, «va bene». E al limite «è li che si può attaccare. Ma l’opera dei dipendenti non c’entra». Un modo per dire che «non si può recriminare nulla a Samarate, abbiamo sempre avuto un’attenzione particolare per i cittadini». E che tradotto significa: «Rimando al mittente certe dichiarazioni. Provo amarezza, non si può limitare tutto a una Commissione».
Non solo, «non ho mai negato che ci siano stati dei problemi». Ne è un esempio «il fatto che siamo in sofferenza con la questione personale comunale e il blocco assunzioni». O anche «i ritardi nel far partire i Puc». Ma anche in questo caso, «che sia una questione politica: se ne discute con me, senza tirare in causa i dipendenti dell’ente».

Sconti Tari

In linea con le riduzioni Tari già promosse lo scorso anno, «abbiamo deciso di adottare ancora questa misura come ulteriore attenzione nei confronti delle persone in difficoltà», ha precisato Alampi. in questo senso, sono stati messi a disposizione 5mila euro di fondi comunali. Anche se «in caso di necessità, la cifra potrà essere integrata». Gli avvisi di pagamento, con le indicazioni sulle scadenze e modalità di versamento, saranno inviati entro i primi giorni di ottobre. Per accedere all’agevolazione è necessario essere in possesso «delle condizioni per l’ammissibilità al bonus sociale per disagio economico. E per la fornitura di energia elettrica, per quella di gas o per quella del servizio idrico integrato (indicatore Isee non superiore a 8.265 euro – indicatore Isee non superiore a 20mila euro con almeno 4 figli a carico – titolare di reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza). La domanda dovrà essere presentata entro il 31 dicembre, insieme alla documentazione che attesti il possesso dei requisiti di ammissibilità al bonus sociale. oltre al codice fiscale di tutti i componenti del nucleo Isee e il rispetto della condizione di unicità dell’agevolazione (quindi, riconosciuta in relazione ad una sola utenza ad uso domestico nella titolarità di uno dei componenti del nucleo).
Chi aveva già ottenuto l’agevolazione per il 2020, verrà applicata d’ufficio anche per quest’anno nell’avviso di pagamento. E in caso di morosità pregressa, la riduzione sarà direttamente trattenuta dal Comune.

Buoni 0-18

Dal distretto di Gallarate sono arrivati fondi per le Politiche Sociali. Si tratta di 11mila euro, per il rinnovo del buono 0-18, da destinare alle famiglie che hanno avuto spese per servizi come pre e post-scuola, mensa o attività sportive. «Questa somma vien destinata ogni anno alle famiglie che non superano i 10mila euro di Isee». Inoltre, «dall’anno scorso c’è anche l’obbligo di documentare le spese sostenute». Un cifra complessiva che «non è molto», ha ammesso Alampi. «Ma sicuramente può essere un sostegno: ora verrà fatta una graduatoria che andrà a privilegiare le famiglie che risultano essere in situazioni più fragili».

 

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