SAMARATE – Secondo gli accordi, i lavori per realizzare la nuova casa di risposo a Samarate dovevano partire entro la fine dell’anno. Ma per il 21 dicembre – a dieci giorni dalla scadenza – è stata convocata una Commissione per aggiornare anche sul cronoprogramma dell’opera. Tanto basta al Progetto Democratico – gruppo che in consiglio comunale rappresenta il Pd – per tornare alla carica contro l’amministrazione comunale: «Pur non essendo particolarmente perspicaci – dicono i dem con ironia – crediamo che possa essere un posticipo, il secondo concesso in nemmeno 8 mesi».
Slittano i lavori
In base agli ultimi aggiornamenti, il Comune aveva concesso una proroga di ulteriori 36 mesi per vedere l’opera terminata. Era prevista la conclusione dei lavori entro la fine 2026, in modo che tutto fosse pronto per l’apertura della casa di riposo. Ma anche che i lavori iniziassero entro il 31 dicembre 2023.
Ora, la convocazione della Commissione urbanistica scatena il centrosinistra. «Natale, si sa, porta doni e sorprese, a volte belle e desiderate, altre volte poco simpatiche». In questo senso, «Samarate è stata sfortunata: a soli 10 giorni dalla scadenza della data entro cui sarebbe dovuti iniziare i lavori di costruzione della tanto pubblicizzata Rsa (oggetto di ben due campagne elettorali), i consiglieri comunali hanno ricevuto – senza preavviso alcuno, la convocazione dove si parlerà della di un sibillino “Aggiornamento cronoprogramma e data inizio lavori”».
Rsa e campagna elettorale
Si tratta del «secondo posticipo concesso in nemmeno 8 mesi», dicono i dem. «Ricordiamo che, durante la commissione del 20 aprile, erano state date ampie rassicurazioni sia dai proponenti che dall’amministrazione circa l’inizio lavori entro la data stabilita, anche a fronte dell’ingente investimento effettuato dai proponenti». E concludono: «Vedremo cosa ci racconteranno stavolta, ma abbiamo già una certezza, la casa di riposo sarà protagonista, per la terza volta, della prossima campagna elettorale».