BUSTO ARSIZIO – «Siamo proprio sicuri che i soldi per finanziare l’allacciamento delle reti di teleriscaldamento di Agesp e Amga a Neutalia siano davvero disponibili?». Se lo chiede il consigliere comunale del gruppo misto Emanuele Fiore, alla luce della pubblicazione del Decreto Energia che avrebbe stanziati i fondi necessari a coprire il mancato finanziamento PNRR (da 15 milioni di euro) per l’opera. Una domanda che è stata messa nero su bianco in un’interrogazione al sindaco Emanuele Antonelli che verrà discussa in consiglio comunale.
I dubbi di Fiore
Il Decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale nei giorni scorsi, stanzia infatti 96 milioni di euro e riporta un elenco di 29 progetti ammessi e finanziabili, il cui valore complessivo però “cuba” circa 200 milioni di euro. «La somma prevista dal decreto legge – sostiene Fiore – non è sufficiente ad assicurare tutte le somme messe a disposizione per le operazioni ritenute più meritevoli e nemmeno per quelle poste in posizione più elevata nella classifica». In quanto le 18 prese in considerazione fino al punteggio conseguito dal progetto Agesp-Amga-Neutalia hanno un importo complessivo di oltre 117 milioni di euro. Ecco perché il consigliere borsanese chiede al sindaco «sulla base di quali informazioni si ritiene che il progetto presentato dalla ATI/RTI formata da Amga, Agesp e Neutalia sarà finanziato con i fondi messi a disposizione dal Decreto Energia».
Le rassicurazioni
Dopo che il consigliere di opposizione di Legnano Franco Brumana aveva svelato la “bocciatura” europea dell’allacciamento alle reti di teleriscaldamento, sono arrivate le rassicurazioni, prima da parte di Neutalia e poi anche dal sindaco Emanuele Antonelli in commissione bilancio a Busto, sul fatto che il governo avrebbe coperto il fabbisogno finanziario con altri fondi, quelli del Decreto Energia. Ora però il “busillis” sulla distribuzione delle risorse previste dal decreto merita una spiegazione, secondo Emanuele Fiore, per avere la certezza che i fondi ci siano davvero tutti, o se il finanziamento dell’opera andrà rivisto o rimodulato.